Oggi nevica e tutto rende i paesaggi ancora piu’ belli, ma come nelle migliori delle tradizioni, un ottima colonna sonora , trasforma il tutto in qualcosa di magico, ed è quello che è successo a me. Dopo una serie di coincidenze particolari, inserisco il nuovo album nello stereo alzando senza indugi il volume della musica una volta partita. Il gruppo suona musica progressive instrumental piacevole fin dal primo ascolto grazie alla splendida melodia che la rende davvero particolare molto orecchiabile, visto che pochi ascolti dopo, conoscero’ in maniera impeccabile quasi tutte le tracce dell’album.
Si tratta dello splendido “Endless Illusion” uscito nel mese di giugno, dei nostrani Inner Quest, fondati da due ragazzi molto coraggiosi come Barbiera (batteria) e Di Sparti (chitarra) che nel lontano 2003 nascono come band devota ai Dream Theater e vicino a sonorita’ appartenenti agli stessi Liquid Tension Experiment.
Dopo un discreto successo e ristretto lavoro basato su svariati concerti live nel territorio siciliano, e piccoli cambiamenti interni, con l’arrivo dei fratelli Carruba (oggi il tastierista in forza con i “Thy Majestie”) si da’ vita’ a un vero e proprio gruppo prog metal strumentale dove tutti i sacrifici vengono premiati dopo l’uscita dell’omonimo EP.
Oggi invece si parla del primo vero album, e si parla di musica da intenditori, musica senza compromessi, molto tecnica e melodica al servizio di “Endless Illusion” in un’opera che rimarrà impeccabile in tutta la sua durata. Si passa dalle atmosfere surreali e incantate di “Cossyra” e “Strange Sensation”, alle parti complesse e potenti con una base ritmica molto intelligente e decisa come in “September Stars” e “Thunder In The Middle Of The Night”, senza dimenticare le emozioni della corta e tranquilla “The Night”, e dei gelidi suoni vagamente orientaleggianti con la prima “Apophis 2036” e la splendida “Last Planet” che risulta essere tra le migliori del lotto.
Poca è stata la buona pubblicita’ fatta a questo gran gruppo di ragazzi veramente bravi in tutti i reparti senza distinzioni particolari, che impressionano per eleganza, per il sound ben strutturato e piacevole senza mai stancare, come spesso puo’ succedere ascoltando musica di questo tipo, ma il talento è grande e spero proprio di risentirli molto presto, intanto io me li godo a piu’ non posso, consigliando caldamente l’acquisto di questo splendido debutto.

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