Provenienti dal Cile gli Human Factor raggiungono il debutto sul mercato europeo con “Unleashed” proprio grazie alle Mausoleum Records, che a distanza di due anni dalla pubblicazione di suddetto disco in terra cilena lo fa sbarcare qui in Europa.

Gli Human Factor ci regalano un interessante mix tra tipiche sonorità heavy classiche e power di matrice americana che riescono a tenere viva l’attenzione dell’ascoltatore nonostante la loro proposta non sia nulla di eccezionale; ascoltando “Unleashed” si ha, infatti, una sensazione di “già sentito” ed effettivamente il songwriting della band non è molto originale nonostante ci siano alcuni episodi davvero interessanti come l’opener “Sky Warning” e “Human Factor” brani dotati di un ottimo tiro e di ritornelli ruffiani che si piazzano subito in testa. I nostri fanno, inoltre, della velocità uno dei loro maggiori punti di forza e molto spesso all’interno delle composizioni ci troviamo davanti ad improvvisi cambi di tempo che si trasformano poi in brevi accelerazioni dove la doppia cassa inizia a martellare e le chitarre macinano riff velocissimi al limite dello speed. Davvero buona è la prova della coppia Genua/Olivares alle chitarre autori di riff micidiali e di soli al fulmicotone ottimamente studiati ed arrangiati mentre l’unico problema della band, se davvero di problema si può parlare, è rappresentato dal cantato di Dan Elbelman il quale non si fa certo pregare nel fare sfoggio delle sue ottime qualità di singer e per tutto l’album sarà impegnato a cantare raggiungendo note altissime dando dopo un po’ di tempo fastidio. Tuttavia se siete abituati a simili sonorità non fatevi scappare un simile disco e andate subito ad ascoltarvi brani come “Fire” e “Living in Darkness” sicuramente sarete appagati dalla proposta dei nostri.

Personalmente nonostante abbia in un certo qual modo apprezzato questo “Unleashed” preferisco orientare i miei ascolti su altre uscite sicuramente molto più interessanti di questo debutto. Tuttavia se siete fans dell’heavy classico provate a dare un ascolto a questo disco, potrebbe piacervi.

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