Finalmente esce il primo album ufficiale dei nostrani Fuoco Fatuo dopo un paio di demo che hanno avuto buone recensioni in giro per il web. Il loro primo album, come tutti gli esordi, pecca sicuramente di inesperienza in sede di sala d’incisione, nonostante il suono sia abbastanza buono e pulito. Diciamo che con un “budget” limitato come quello che immagino abbia avuto il gruppo sia il massimo possibile; tutto però è ben realizzato anche se certo si poteva fare di più, soprattutto per i suoni di batteria.
Per quel che riguarda l’aspetto più importante, e quindi la musica non c’è assolutamente da lamentarsi. Nulla di originale, molta inesperienza che però non mina il valore dei pezzi proposti che ci portano in una sorta di mondo futuristico, dovuto ad alcuni effetti inseriti quà e là nei brani; anche la copertina ci suggerisce questo.
Angelo Ferrante nonostante mi sia piaciuta la sua interpretazione, per colpa della produzione risulta troppo in primo piano rispetto la musica che risulta quindi messa un po’ da parte, ed è un vero peccato non essere riusciti a miscelare il tutto meglio.
E sì perchè i brani risultano decisamente buoni ed efficaci, con una musica varia e non sempre prevedibile, pur se semplice nella struttura, mai complicata o con inutili sfoggi di tecnica. E’ l’insieme il vero punto di forza, un po’ metal, un po’ prog con partiture spesso che mi hanno ricordato pezzi in stile Pink Floyd, resi comunque personali, e altri in pieno stile Dream Theater.

Questo “Our Elegy” pur con tutti i difetti di un esordio ci presenta un gruppo dall’alto potenziale che ci suggerisce di non perdere sott’occhio. Un lavoro interessante.

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