Inizia con questa intervista la nuova rubrica “Five Shots From Underground”: Cinque domande Cinque al Top Demo di Heavy-Metal.it !
Raccontateci la vostra storia e presentate il gruppo.
Ignazio: Innanzitutto un grazie di cuore a te Stefano e a tutto lo staff di Heavy-Metal.it . I Fuoco Fatuo sono nati nel 1999, come dire, quasi per gioco.. Giangabriele ed Io eravamo compagni di scuola, e, avendo gli stessi gusti musicali, un giorno decidemmo di suonacchiare qualcosa assieme.. Quella sorta di jam fu cosi prolifica e divertente che decidemmo di scrivere qualcosa di abbastanza serio. In seguito Gianga mi disse di aver trovato un batterista che si sarebbe fatto carico di provare con noi qualche volta.. e arriva Angelo!
Per la verità Gianga e Angelo si conoscevano da molto tempo, e non era la prima volta che suonavano assieme. Finita la prima prova Angelo mi dice: “Se volete posso anche aiutarvi a fare qualche parte di cantato, ho una voce abbastanza buona, proviamo Aces High?” La mia prima reazione fu quella di ridergli in faccia e mandarlo a cagare, ma poi accordai.. Cominciamo,tutto va liscio, e ricordo che in prossimità del coro io pensai: “Adesso questo mi rovina uno dei pezzi della mia vita e lo uccido.” Invece lo vedo prender fiato e accendere una sorta di motorino. Vi giuro che la fece perfetta, senza sbagliare o abbassare una nota… Allora gli dissi che poteva anche scordarsi la batteria.. Ah ah ah! Subito dopo arrivò Peppe, e di seguito Danilo. Cosi’ iniziammo la nostra strada nel mondo del Metal Italiano da musicisti e non più solo da ascoltatori.. “Tenebra’s Dream” è del 2002,” Of Light and Dark” del 2004.
Cosa ricordi del primo concerto che avete tenuto ?
Angelo: Wow, fu qualcosa di assurdo.. Fu nel 2002 a Valdagno.. Ci esibimmo assieme a grandi gruppi della scena italiana.. Ricordo che c’erano i Centvrion, Paul Chain, gli Arthemis.. Quando salimmo sul palco eravamo nervosissimi,ma subito,grazie anche al calore del pubblico, riuscimmo ad ingranare e a partire come dei razzi. Alla fine molti ci chiesero addirittura l’autografo sui cd. Esperienza magnifica.
Ignazio: Ricordo come se fosse ieri il momento in cui salii sul palco.. Un’emozione troppo forte da descrivere cosi.. Non era il primo concerto per noi presi individualmente ma lo era con i Fuoco Fatuo… Mi rilassai solo quando partimmo con il primo brano e vidi che la gente rispondeva alla grande..
Cosa non ti piace del metal in Italia e cosa cambieresti ?
Ignazio: A volte è troppo esterofilo, soprattutto per ciò che concerne le case discografiche. Poco spazio all’underground Italiano e troppo a quello estero.. in più molte volte regna una sorta di rivalità che non aiuta di certo a crescere un movimento ancora in evoluzione… Speriamo che le cose cambino..
Angelo: Indubbiamente il Metal in Italia sta facendo adesso passi da gigante, se lo paragoniamo a quello di 10-15 anni fa. Sopratutto sta dimostrando di poter dire la sua senza esser un semplice clone. Se solo si riuscisse a valorizzare di più chi merita a volte tutto andrebbe più liscio.
Miglior gruppo italiano e più sopravvalutato gruppo italiano ?
Ignazio: Il migliore in assoluto per me erano e saranno sempre i Death SS.. Ce ne sono altri che mi piacciono molto, vedi gli stessi Centvrion, ma la band di Steve Sylvester ha scritto pagine di Metal Italiano che non saranno mai cancellate.
Angelo: Per me sono molto validi i Thy Majestie, sono davvero in gamba. Però gruppi come i Broken Glazz o i Nuclear Symphony non ne nascono più.
Cosa ti ha dato la musica e cosa vuoi dargli tu ?
Angelo: Mi ha dato tantissimo, e continua tutt’ora a darmi tanto. Non so come descriverlo ma è tanto. Cosa posso darle in cambio? L’impegno nel suonare sempre con passione..
Ignazio: La voglia di esprimere le mie emozioni attraverso essa. Un qualcosa che non sempre capita. In cambio posso darle fedeltà assoluta. Si, la totale fedeltà al Metal.