Demonoid è un interessante progetto che vanta tra le fila della propria line-up il trio Johnsson/Niemann/Niemann (Therion) coadiuvato dal drummer Rickard Evensand (ex Soilwork, ora Chimaria). Il sound proposto è un death/thrash ben suonato e molto violento, che ricorda a tratti i primi At The Gates di “With Fear I Kiss..”, con passaggi qua e là che si rifanno al black di concezione più moderna. Un concept album, interamente a cura di Cristopher Johnsson, incentrato sul tema dei “Riders Of The Apocalypse” biblici richiamati dal titolo e dal ben curato artwork.

La qualità e l’esperienza ci sono e si sentono sia nell’impeccabile produzione sia nella perfetta esecuzione che delizia l’ascoltatore track-by-track. Tutto ciò in un disco che non risulta, purtroppo, immune da pochi ma importanti difetti. La pecca principale sta nella confusione trasmessa da alcuni brani, dovuta forse alle troppe idee messe in gioco che risultano a tratti male interfacciate tra loro. E’ il caso questo di pezzi come “14th Century Plague” o “The Evocation”, che hanno il demerito di avere una netta eterogeneità rispetto al contesto generale dell’album; in entrambi i casi per ritmi cadenzati ed atmosfere cupe che, farciti da clean e female vocals, sembrano francamente scelte incomprensibili fuori luogo.
Diverso il discorso per tracks come l’opener “Wardogs” o “Arrival Of The Horsemen”, autentiche bombe di death/thrash caratterizzate da riff taglienti sostenuti da un muro ritmico impressionante, che incarnano il sound ricercato da chi è interessato all’acquisto di un disco del genere.

Tra l’alternarsi dei pregi e difetti che lo caratterizzano quello in questione è oggettivamente un buon album ma niente di più… un album da cui, al solo scorgere la line-up, avremmo dovuto e avremmo voluto avere qualcosa in più.

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