Compito difficile questo. Schierarsi dalla parte dei buoni o dei cattivi? Chiudere un occhio o spalancarli entrambi? La Karmageddon Media se n’è sbattuta e ha pubblicato il famoso disco, pur senza il consenso di famiglia Schuldiner e famiglia Control Denied. Ma perchè tutto questo? Insomma è un lavoro incompleto, un pre-pre-demo, solo chitarre e batteria. A che serve tutto ciò? Insomma, che Chuck sia stato fondamentale per la musica estrema è risaputo a livello mondiale, non c’era bisogno di pubblicare queste tracce incomplete, seppur stupende.
Insomma, da queste brevi strumentali si annuncia che il secondo capitolo discografico sarebbe stato grandioso, forse avrebbe superato di gran lunga il primo… e con ciò? Ora che possiamo entrare in possesso di queste quattro strumentali cambieremo il nostro modo di vedere Chuck e i Control Denied? E se così fosse sarà utile? A cosa serve poi accompagnare questo demo dei Control Denied con altri 2 demo dei Death pubblicando poi il tutto a nome di Chuck Schuldiner?

Sarebbero tanti i quesiti di “Zero Tollerance” ma ormai è sul mercato, cosa possiamo fare se non ascoltarlo, almeno una volta? Non farlo sarebbe ingiusto, classificarlo a priori come schifezza inutile e amorale sarebbe un torto troppo grande nei confronti di Chuck.
Allora cosa facciamo? Intanto tralasciamo a priori i quattro brani dei Control Denied (se mai un giorno l’album sarà completato dai CONTROL DENIED allora lo recensiremo tranquillamente) e vediamo cos’altro ci offre “Zero Tolerance”. “Infernal Death”, “Baptized In Blood” e “Archange” appartenenti al demo intitolato “Infernal Death” del 1985 e “Land Of No Return”, “Zombie Ritual” e “Mutilation” appartenenti al demo “Mutilation” del 1986. La nascita dei Death, i loro primi passi e le prime idee che prendono vita.

Ecco cosa offre davvero questo infido dischetto, nient’altro che registrazioni di quasi 20 anni fa di un gran gruppo, registrazioni pessime (che in fase di remixaggio potevano essere di gran lunga migliorate) buttate lì SOLO per giustificare l’uscita sul mercato di questo inutile, seppur buono, capitolo discografico (l’ultimo spero).
Parole dure che non porranno rimedio a questo errore.

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