Tra i primi esponenti dell’ondata estrema polacca, i Cemetery Of Scream sono attivi addirittura dal 1992 e sono riusciti, nel corso degli anni, a crearsi un discreto nugolo di estimatori.

Lo scorso ‘The Event Horizon’ (2006, sempre su Metal Mind Production), aveva dato adito a piccole rivoluzioni sonore e di line-up, con l’innesto in pianta stabile di una nuova voce e l’avvicinamento a una corrente gothic metal molto atmosferica e personale. Con ‘Frozen Images’, i polacchi completano l’opera di metamorfosi e si ripresentano con un prodotto solido, fantasioso e dalle sfumature diversificate. Si parte pur sempre da una matrice musicale piuttosto oscura e moderna (ultimi Katatonia, Paradise Lost e Moonspell), fatta di soluzioni avvolgenti e ricche di pathos, per poi sorvolare lidi decisamente più estremi o (sporadicamente) folkloristici. Insomma, un platter che sa farsi variegato e imprevedibile, sebbene si muova all’interno di un settore musicale, ormai, piuttosto statico. Forse aiutano le influenze orientali, l’apporto di una voce femminile non necessariamente di estrazione lirica, una voce maschile (clean, growl, screaming) versatile e profonda, un songwriting lontano dalle gabbie dell’ortodossia tout court, una produzione impeccabile o delle trame liriche intrise di simbolismo e visioni notturne.

Forse, anzi sicuramente, tutto questo fa parte di un disegno intelligente, che da libero sfogo alla creatività della compagine polacca, davvero brava nel reinterpretare un genere come il gothic in chiave moderna e libera da vincoli.

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