Un salto indietro nel tempo negli anni ’70, un’epoca che quelli come me che non erano ancora nemmeno nati non hanno forse neanche la vaga idea di come fosse. Senso di libertà, nascita delle logiche “Do It Yourself” e fucina musicale di talenti che influenzano ancora oggi la musica e l’arte in generale. Ed allora ecco spuntare le band che rendono giustamente tributo a questo periodo, chi con il punk più puro dei primissimi Ramones, chi con l’heavy metal dei Judas Priest di “Sad Wings Of Destiny” e chi con semplicemente con il rock figlio degli Who e degli Stones di quell’epoca. Tutto questo per dire che i Thunderbird Motel, figli di quella Seattle che diede i natali al movimento grunge degli anni ’90, tributano onori e glorie proprio al rock dei Seventies dando alle stampe nel 2009 un disco che non avrebbe sfigurato affatto se fosse uscito nel 1975. Come recita una frase sul flyer allegato al cd, “Chiunque prova ad essere garage a Seattle, ma i Thunderbird Motel lo sono già”. Tale affermazione riassume, in effetti, la sostanza di “Rockit Till The Wheels Fall Off”, lavoro che fin dall’emblematico titolo puzza di strada, di sudore, di blues marcio e di live in localacci di periferia. Ed ecco che spunta di conseguenza il non azzardato paragone con i Rolling Stones, cui la band deve moltissimo in termini di attitudine e di songwriting, e dal cui repertorio prende non poco spunto per arricchire il proprio sound con quell’aura blues accennata poco fa. Ma non è tutto qua. Infatti si odono anche alcuni passaggi più vicini allo stoner sudista, pur essendo soltanto delle reminiscenze poste qua e là nei brani. Purtroppo, dopo tutti questi elogi, è necessario dire che di non soli bei momenti è fatto quest’album, ma che conta anche dei considerevoli passaggi a vuoto (si veda “Borrowed Time” o la conclusiva “S.W.T.A.”…) dovuti sostanzialmente ad un eccessivo accanirsi sulla matrice passatista a dispetto della più interessante e sperimentale deviazione stoner citata in precedenza. Corretto il tiro in questo senso, i Thunderbird Motel sapranno conquistare chi vive dei bei ricordi di un’epoca ormai lontana, anche se ancora tremendamente attuale per i messaggi che ha saputo portare fino ad oggi. Nel frattempo “Rockit Til The Wheels Fall Off” resta un bell’esempio di rock suonato prima di tutto con passione e senza pensare troppo al risultato commerciale, cosa che da sola dovrebbe valere una chance per i Thunderbir Motel.

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