Riunire una manciata di grandi nomi, cominciare a suonare uno dei generi più inflazionati del momento e sperare che il fattore notorietà faccia il resto. Puzza di bruciato rimbalza da chilometri, fino a diventare asfissiante una volta che questo ‘Room Full Of Sinners’ comincia a macinare i suoi primi giri. Sensazioni negative e brani assolutamente scontati, verso cui il giudizio diviene ancor più impietoso quando si scopre che si è al cospetto del disco del ritorno all’attività di Mr. Bobby “Blitz” Ellswort (Overkill), coadiuvato da musicisti navigati come “tali” Dan Lorenzo degli Hades alla chitarra, Mike Cristi (Non-Fiction) alle pelli e Job the Raver (Murder One) al basso.
Il viatico scelto per “provarci” è quello di un connubio, mediocre e poco riuscito, tra rock’n’roll, heavy-metal e (pochissimo) thrash. Il risultato sono undici brani suonati bene e prodotti meglio che, oltre a non aggiungere nulla ad un calderone già più che pieno, si perdono in ripetitività e prevedibilità disarmanti. Riff dall’aria stradaiola iterato fino alla morte, tempi striscianti e monotoni, break costanti e messi al loro posto con la diligenza di chi sta svolgendo il proprio compitino. In tutto questo, la buona, acida e riconoscibile voce dell’evergreen Blitz si adatta alla parte e, con uno stile vario ma poco ficcante, riesce a fare ben poco per risollevare le sorti di un disco segnato in partenza. Tra poco eleganti, nonchè derivativi, tributi a Motorhead ed al più selvaggio Zakk Wylde, il disco, a forza di manifestazioni di carenza di idee, volge al termine anonimo e sfiancante. Composizioni tra l’oggettivamente brutto ed il passabile caratterizzano un lavoro dal songwriting pigro, ascoltabile tutto d’un fiato solo a causa dell’esigua durata che salva l’ascoltatore di turno. Questo, ed assolutamente nient’altro di notevole (se non cose già dette per migliaia di altre uscite del genere), è ‘Room Full Of Sinners’: triste ritorno sulle scene di musicisti, fortunatamente, memorabili per altro. Per chi dei nomi si accontenta.