“Woodland Prattlers” è stata la mia “sorpresa metal” del 2004. I Mechanical Poet hanno realizzato un album meraviglioso, pieno di canzoni originali e personali, un album che penso sia così “trasversale” che molte persone dai gusti diversi lo apprezzeranno. Abbiamo chiesto un po’ di cose a Max, qui potete leggere il risultato della nostra intervista…

Salve! “Woodland Prattlers” è davvero un buon album, mi congratulo con voi per il lavoro. Prima di iniziare con le domande voglio chiedervi una cosa… i Mechanical Poet vengono dalla Russia, e non è una cosa molto comune ascoltare musica che proviene dalla vostra terra. Puoi dirci qualcosa sulla scena metal che c’è da voi?
Salve! Sono molto contento che tu abbia apprezzato il nostro album. Per parlare della scena metal russa devo prima spiegare la mentalità dei russi. La maggior parte della nostra gente non ascolta musica in lingua straniera. Questo è il motivo per cui i nostri musicisti devono cantare in lingua nativa. Solo le band più coraggiose cercano di fare musica di qualità internazionale. Questo fatto significa che questa musica non sarà molto popolare in Russia ed è molto dura firmare con una label europea. Sembra un circolo chiuso? Tuttavia ci sono molte giovani band di talento qua. Spero che molte di loro sopravviveranno e diverranno popolari.

Puoi dirci qualcosa sulla storia della band?
Ohh… questa è la domanda più popolare. Non posso dire di più di quello che si trova sul nostro sito: www.mechanicalpoet.net

Ho votato il vostro album come il migliore album del 2004 sulla nostra webzine e, sai, sono curioso di sapere cosa c’è dietro… Ci puoi dire qualcosa a riguardo? Non mi riferisco solo alla storia della sua realizzazione, ma anche a quali sono i tuoi sentimenti nei suoi confronti…
(NdR Un grazie per la preferenza nella poll era solo cortesia, non costa mica…) Non usiamo i soliti modi di registrare perché abbiamo un differente atteggiamento nei confronti della nostra musica. Preferiamo comporre ed arrangiare le nostre canzoni durante le sessioni di registrazione, tuttavia sarebbe troppo dispendioso per noi produrre tutto in studi di registrazione orientati al profitto. Così abbiamo costruito il nostro “Hermetic Art Entertainment” dove Tom è il capoproduttore ed ingegnere del suono ed io e Lex lo assistiamo. Abbiamo anche una grande miscela di sensazioni mentre lavoriamo. Differenti emozioni… Possiamo provare gioia, ammirazione, soddisfazione, disappunto, disperazione, rassegnazione e speranza in 15 minuti. E questa è stata una grande esperienza.

La vostra musica è una miscela di molte cose che non sono originali, ma il loro mix suona molto originale. Ci racconti qualcosa su come avete sviluppato tutto? Inoltre mi sembra che il “tocco alla Burton” dia qualcosa in più alla vostra musica…
La nostra musica si basa sui nostri gusti, sulle nostre influenze e sulla nostra educazione. A noi tutti piacciono differenti generi musicali, ciò ci aiuta nel creare questi interessanti mix. Che io sappia Tim Burton non è l’unico di cui i ragazzi apprezzano i film. Così non c’è solo un “tocco alla Burton”, ma anche molto altri.

Come dicevo, il vostro lavoro mi ha fatto pensare a Burton… non solo per l’aspetto visuale, ma anche per le atmosfere… insomma, lui vi piace o no?
Ci piacciono le atmosfere sospese. Ci piacciono i film di Burton. Ma non siamo suoi fans, abbiamo solo lo stesso modo di pensare, forse gli stessi gusti.

Sul booklet dell’album c’è un fumetto e l’album è definito una “colonna sonora di fumetto”. Cosa pensi di questa forma d’arte? Quali sono i tuoi fumetti preferiti?
Il nostro disegnatore Lee Nicholson si è offerto di realizzare un fumetto per il nostro booklet. Ci è piaciuta l’idea perché un booklet di questo tipo può facilmente accostarsi alle atmosfere della musica e addirittura può renderla più forte. So che Lex ama i fumetti e li considera una forma d’arte.

Ci puoi dire qualcosa sui testi di “Woodland Prattlers”? Come sono stati composti, e cosa significano per te…
L’idea era di scrivere una storia sulla ricerca della foresta del Mechanical Poet (il personaggio della cover). E questo dal punto di vista visuale e favolistico. Così Lex ha iniziato questo duro lavoro con un dizionario, cercando vocaboli rari. Io penso che i testi di “Woodland Prattlers” siano molto carini e non ordinari. Una cosa ancora più interessante sui testi: tutti sono liberi di usare la propria immaginazione per farsi le proprie idee ed opinioni sui testi di “Woodland Prattlers”.

Una canzone che mi è piaciuta molto è “Sirens from the underland”, ci puoi dire qualcosa su essa? Ci sono alcune canzoni che senti più importanti?
“Sirens” è anche una delle mie favorite. Sto addirittura pensando di fare un intero album in quello stile, ma non sarà un album dei Mechanical Poet, ovviamente. Questo non significa che le altre canzoni mi piacciano di meno, mi piacciono tutte le nostre canzoni. Io penso di essere il Fan Numero Uno dei Mechanical Poet, ma c’è una lotta infinita su questo tra me e Tom. Dice di esserlo lui… Non credetegli, non è vero… (ride)

Ho letto da qualche parte che non volevate usare il folklore russo sul vostro album, ma mi sembra che in qualche modo questo venga fuori ogni tanto dalle vostre canzoni (tuttavia ammetto di conoscere molto poco riguardo al vostro folklore)… che mi dici?
Ecco il mio consiglio: credi a quello che leggi. Non usiamo per niente il folklore russo. Non dire questa cosa da qualche parte nel circolo dei critici musicali qualificati (ride) … Non c’è nulla da aggiungere… (NdR WOW! Che sprezzante rockstar!)

Quali artisti vi piacciono di più? E quali sono quelli che vi ispirano?
Le influenze principali di Tom sono John Tempesta, Buddy Rich e Tomas Haake, mentre i suoi artisti preferiti sono i Blue Planet Corp, i Methods Of Mayhem e i BT. Per quanto riguarda Lex le sue influenze principali sono Jeff Waters, Slash e Marty Friedman, mentre i suoi artisti favoriti sono Danny Elfman, Devin Townsend e i Pain Of Salvation… Per quanto riguarda me le mie influenze principali sono Daniel Gildenlow, Devin Townsend e Jorn Lande e i miei artisti favoriti sono i Pain Of Salvation e molti altri.

Vi piace suonare dal vivo? Pensi che verrete in Italia?
Sfortunatamente siamo ancora solamente in tre. Questa è la ragione per cui non suoniamo dal vivo. Tuttavia abbiamo diversi piani su show dal vivo e tour.

Siamo alla fine… spero che tu abbia gradito l’intervista, ora puoi dire ciò che vuoi ai lettori di Heavy-Metal.it !
Ci si vede in giro! Ascoltate la nostra musica. Un giorno verremo nel vostro paese a suonare.

A proposito dell'autore

Post correlati