I Laeta Mors nascono nel 2004, in quel di Milano, con l’intento di non soffermarsi su un determinato settore, puntando sulla fusione perfetta tra tre generi dall’apperenza ben differenti, ma comunque uniti da una moltitudine di fattori, ovvero thrash metal, death metal e black metal. Dopo un primo demo dato alle stampe nel 2005, “Perpetual Decay 233”, ecco giungere il contratto con la label italica Cimitero Records, grazie alla quale viene alla luce nel 2007 l’album d’esordio “Deafening Silence”. Andando dritti al sodo ci troviamo di fronte ad un disco assolutamente egregio, che gode nel complesso di una buona produzione e che risulta capace di rimarcare le pregevoli doti tecniche di tutti i componenti che formano la band. I Laeta Mors, come nei loro intenti principali, riescono nell’impresa di fondere death, thrash e black con grandissima abilità, sembrando in alcuni frangenti i Venom o gli Emperor dei primissimi lavori, come i Dismember ed i Death oppure i Kreator ed Sodom. Ne viene fuori un disco compatto, dotato di un impatto massiccio e molto forte, composto da partiture a volte anche puttosto complesse, ma che non risultano comunque di difficile assimilazione. “Deafening Silence” scorre in modo fluido e dinamico, si lascia apprezzare dalla prima all’ultima nota e piace perché è un disco versatile, capace di spaziare verso sonorità differenti con grande disinvoltura, senza perdesi in momenti di pausa, tenendo sempre vivo l’interesse dell’eventuale ascoltatore. Per essere onesti, i Laeta Mors non scoprono nulla di nuovo, quello che suonano può essere anche scontato e largamente prevedibile, ma dentro “Deafening Silence” c’è tanta passione e viene suonato con grande intensità e questo lascia un impronta palbabile per tutta la durata del disco. Se amate quindi queste sonorità, non farete fatica ad apprezzare “Deafening Silence”.

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