Andiamo con ordine. Solo in questo 2007 sono usciti, a nome Jorn, ben quattro lavori ufficiali. Ad inizio anno hanno aperto le danze i due “The Gathering” (fondamentalmente un best of) e “Unlocking The Past” (raccolta di cover), seguiti dal recente secondo capitolo della saga Allen/Lande. Ora, Frontiers Records decide di puntare nuovamente sul lungocrinito cantante norvegese patrocinando l’uscita di questo “Live In America”, corposo doppio album dal vivo registrato durante l’esibizione di Lande al rinomato Prog Power Festival di Atlanta. Una fiducia incondizionata, non c’è che dire, che evidentemente sta ripagando l’etichetta italiana dei tanti sforzi profusi in questi anni e che mette in crisi ancora una volta ogni vero fan che si rispetti del musicista norvegese.
Veniamo al punto. Prestazione della band ottima, qualità sonora decisamente elevata ed un Jorn che mette in mostra tutto il proprio talento alternando brani tratti dalle sue tante collaborazioni passate. In sintesi, “Live In America” è fondamentalmente questo. Se poi si vanno ad analizzare nel dettaglio i due dischi presentati non ci si può non accorgere di come gran parte dei migliori episodi firmati da Lande non siano effettivamente presenti. Niente dal periodo Ark, niente da quello Millennium. Dei Masterplan, la band che più di tutti ne ha incrementato il successo personale, Jorn interpreta la sola “Soulburn”. Un solo pezzo anche dal capolavoro “The Devil’s Hall Of Fame”, targato Beyond Twilight ed uscito nel lontano 2001. Per il resto, “Live In America” si compone di brani (in verità pochi) provenienti dalla carriera solista del cantante norvegese e da alcune leccornie per i fan più sfegatati. Quattro cover, un drum & guitar solo e tre studio track, di cui solo una inedita (“Sacrificial Feelings”). Infine, il tributo a quello che è sempre stato il suo punto di riferimento musicale: David Coverdale ed i suoi Whitesnake, in questa sede omaggiati da un imponente medley di oltre diciassette minuti, in cui Jorn spazia tra le varie (e bellissime) “Come On”, “Sweet Talker”, “Crying In The Rain”, “Here I Go Again” e “Give Me All Your Love”.

Un doppio estremamente corposo, che potrebbe fare la felicità dei diehard fan del norvegese e di ben pochi altri acquirenti. Per questi ultimi, il materiale proposto è davvero troppo poco ed in negozio si trovano ancora tutti i lavori ai quali Lande ha partecipato, quindi…

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