Da una costola, se non di piu’, degli Zero Hour nascono i Death Machine, dediti ad un sound piu’ duro e cattivo pur mantenendo gli elementi tipicamente prog della band di origine.
Abbiamo avuto modo di poter ascoltare in esclusiva il loro cd e di poter scoprire un gruppo davvero interessante e autore di una musica molto coinvolgente, che mescola sapientemente melodia e aggressività. Parliamo dunque del loro debut con il chitarrista Thrak (ovvero Jasun Tipton).

Parlami della storia del tuo gruppo… come vi siete formati?
I Death Machine sono una band dedita ad un death metal tecnico con elementi progressive, che usano tempi inusuali, molte ritmiche e riff aggressivi. Il nostro vocalist Throat voleva formare una band con me, Devin e Mikey già da due anni. Ma abbiamo dovuto rinunciarci perché eravamo impegnati con il songwriting e i concerti con gli Zero Hour. Abbiamo avuto del tempo libero mentre aspettavamo che il nostro cantante componesse i testi del prossimo album, e abbiamo pensato che fosse il momento giusto per i Death Machine. Volevamo essere una live band che suonasse musica dark, heavy e molto tecnica.
Abbiamo incominciato a suonare nei locali e abbiamo avuto modo di esibirci davanti a molte persone nella Bay Area. Decidemmo di incidere un demo con 5 canzoni e subito abbiamo destato l’attenzione della stampa, precisamente dai magazine Zero e Metro. Siamo stati al secondo posto nella classifica della piu’ importante radio della Bay Area.. E’ stato pazzesco, non ce lo aspettavamo. Subito dopo, varie etichette e magazine mostrarono interesse verso di noi, e cio’ è stato meraviglioso visto che volevamo solamente scrivere della musica.

Ma i Death Machine sono una vera e propria band o è solo un progetto parallelo agli Zero Hour?
Gli Zero Hour hanno avuto una lunga pausa dovuta ad Erik perchè necessitava di molto tempo per scrivere le sue parti vocali. Allora io, Devin e Mikey abbiamo dedicato le nostre forze ai Death Machine.
Ma i Death Machine non interferiranno mai con gli Zero Hour e viceversa. Noi abbiamo completato le nostre parti per gli Zero Hour a Marzo del 2003 ed Erik non ha ancora finito. Sarebbe stata una eternità se non ci fossero stati i Death Machine a riempire il vuoto.

Ma avrai problemi a mantenere gli impegni con entrambe le band visto che riguardano due generi diversi?
Non abbiamo ancora avuto questo problema. Ho già scritto del nuovo materiale sia per il prossimo album dei Death Machine che per quello degli Zero Hour subito dopo l’uscita di “De-Evolution”

Nella mia recensione ho descritto la vostra musica come un incrocio fra i Meshuggah e gli Arch Enemy… condividi la mia opinione?
Si, penso sia giusto, ben detto.

Come avete composto il vostro debut album?
E’ nato grazie a Throat che desiderava molto questo gruppo. E’ facile scrivere musica heavy quando hai un cantante come lui. La musica e le vocals si sono fuse in un disco potente.

Quali sono le tue ispirazioni e quali sono le tue band preferite?
Sono un grande fan di Pat Metheney, Meshuggah, Killswitch Engage, Tool, Nevermore, Lamb Of God, Dream Theater e la lista può andare ancora avanti per molto. Ascolto solo grande musica..

“Last Breath” è una song molto sperimentale e tecnica. Preferite quindi suonare musica ‘complicata’ piuttosto che aggressiva e diretta?
Adoriamo la tecnica e cerchiamo di introdurla sempre nella nostra musica. Volevamo fare qualcosa che ci rappresentasse e se non fosse stata tecnica, allora non l’avremmo fatta.

I testi sono molto tristi e aggressivi… rispecchiano i vostri stati d’animo o sono stati scritti per dare un certo tono all’album?
Beh, Throat ha passato dei brutti momenti nella sua vita. I testi sono arrabbiati e depressivi ma penso che sia solo un suo sfogo per quel suo duro periodo. Ma, credimi, è una brava persona e se ti siedi con lui e parli di quei momenti potresti comprenderlo benissimo.
Ci sono alcune persone che possono riconoscersi nei suoi testi, dato che tutti abbiamo avuto quei momenti e vorremmo darci un taglio. Ti porta al punto in cui tu vorresti solo urlare e gettare tutte le tue frustrazioni contro il sistema. La nostra musica dà potenza al dolore dei suoi testi. Questo cd è duro e aggressivo, ma è stata una cosa naturale e non perchè volevamo essere cattivi per forza.

Suonerete in Italia questa estate? Farete dei concerti qui in Europa?
Ci piacerebbe molto suonare in Italia. I miei nonni sono italiani al 100%, e hanno ancora parenti in Italia e sarebbe bello poterli andare a visitare. Sarebbe davvero grandioso!
Suoneremo in Olanda il 3 aprile all’Headway Festival assieme ai Watchtower e altri. Controllate il sito della manifestazione, www.headwayfestival.com.
Per quanto riguarda l’Europa, questa è l’unica data sicura, ma ne avremo altre in futuro.

Nelle foto promozionali avete dei look diversi fra di voi… come mai? E che mi dici di quel satana buffo e trendy?
Abbiamo usato i costumi perchè non volevamo che la gente ci vedesse e pensasse ad un side project degli Zero Hour. A volte potrebbe essere controproducente. Noi volevamo che la gente ci considerasse una band seria, sia dal vivo che in sala di registrazione.
Il satana è Devin!! E’ quello che tutti vengono a vedere dal vivo e il costume lo indossa sempre per i concerti migliori. Lo potete anche vedere nel nostro video “Separate” presente sul nostro sito nella sezione media…

Sono un appassionato di chitarra e non perdo l’occasione per parlare un po’ di strumentazione… tu cosa usi? Ti eserciti ancora molto?
Adoro suonare la chitarra e mi esercito in continuazione. Uso due ampli Mesa Boogie Dual Rectifier che spaccano! E sono felice di dire che sia io e Devin usiamo Mesa Boogie perché sono i migliori ampli del mondo. E’ tutto quello di cui hai bisogno!

Quando uscirà del nuovo materiale dei Death Machine?
Penso nei primi mesi del 2005. Il nuovo materiale è interessante e siamo molto eccitati per questo. Avremo molte sorprese per tutti.

Siamo alla fine dell’intervista. Vuoi dire qualcosa ai lettori di Heavy-Metal.it?
Innanzitutto ti ringrazio per l’intervista, siete grandi!
Ascoltate il nostro cd e visitate il nostro sito, www.deathmachine.net. Per i fan degli Zero Hour, Erik sta lavorando molto e amerete il prossimo disco.
Grazie per il vostro supporto, senza i fans saremmo niente.

A proposito dell'autore

Post correlati