Marco, Giorgio, Valdis, Denis e Stefano hanno fondato nel 1998 i Danger Zone, band di hard rock che propone cover di brani dagli anni settanta fino ad oggi. Direttamente dalla scena romagnola ci troviamo a che fare con uno scatenato gruppo di cinque ragazzi che oltre a proporre buona musica, uniscono animazione e dialogo con il pubblico, insomma “un pizzico di cabaret che non guasta mai”. I Danger Zone spaziano da brani dei Rainbow a pezzi dei Queen, passando da Van Halen ai Deep Purple fino ad arrivare ai D.A.D., ai Saxon e a tantissime altre band hard rock che hanno fatto la storia della musica. Tra il 1998 e il 2001 la band registra dieci brani che vanno a comporre il loro primo cd live chiamato “Danger zone” e oggi nel 2004 pubblicano questo primo demo titolato “GenErezione Rock” con tanto di stick “Parental advisory explicit content” e donna nuda in copertina. Incuriosito inserisco il cd nel lettore (immaginando già il suo contenuto) ma in meno di un secondo mi ritrovo ad abbassare drasticamente il volume perché urla di piacere da parte di una donna escono dalle casse dello stereo (e i miei genitori sono in casa) e subito esplode “Danger zone” che con il suo mid tempo roccioso e veloce mi porta all’interno dello strampalato mondo di questi romagnoli. Bastano pochi attimi per capire che i cinque ci sanno fare con gli strumenti ed effettivamente i soli di Denis sono eccezionali mentre la sezione ritmica basso/batteria/chitarra ritmica crea un groove notevole che ben riesce a miscelarsi con il cantato del “pazzo” Marco Spinelli dalla voce molto roca e sporca che in molte occasioni assomiglia tantissimo a quella di Vasco Rossi. La vera forza dei Danger Zone è nei testi che riescono a farmi ridere a crepapelle soprattutto con “Ogni fottuto concerto” e con la successiva “Il piacere tra le dita” che tramite un riff hard rock molto ruffiano e direi davvero azzeccato per le liriche trattate, si dimostra trascinate e scoppiettante. Si prosegue con l’hard rock roccioso e massiccio con la successiva “Me ne frego” dove il buon Marco ci fa un elenco di tutto quello che non gli importa nella vita mentre conclude questo piccolo demo “Ahhhh…gli anni 90!” che però non riesce a raggiungere il livello delle altre canzoni composte dalla band. In definitiva mi piacerebbe davvero assistere ad uno show dei Danger Zone per vedere un po’ che cosa questi ragazzi sono in grado di proporre e soprattutto per ascoltare questi pezzi suonati dal vivo e vedere le espressioni di tutti presenti. La registrazione del cd è davvero buona e i suoni degli strumenti escono sporchi e grezzi ma soprattutto potenti. Davvero forti, se vi capita andate a vederli credo che sarà una serata tutta da ridere!

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