Sono particolarmente legato a “Dusk…And Her Embrace” in quanto è proprio grazie a questo dischetto che ho iniziato ad ascoltare la musica proposta dai sei vampiri londinesi. Dopo attimi di shock e sgomento nell’ascoltare l’incredibile ed estrema performance vocale di Dani unita alla musica oscura degli altri Cradle mi sono subito infatuato del black sinfonico proposto dal combo inglese e questo “amore” continua ancora oggi anche se la musica suonata dai Cradle Of Filth odierni è distante anni luce dal black metal con cui iniziarono la loro carriera. “Dusk” è a mio avviso uno dei più bei dischi del gruppo, secondo solo all’incredibile debutto “The Principle Of Evil Made Flesh”, atmosfere tristissime e oscure regnano sovrane per tutta la durata del platter, sfuriate incredibili di chitarra e batteria si alternano a parti melodiche e certamente romantiche. Tutto il disco è impregnato di un’atmosfera che richiama il leggendario mondo dei vampiri: già dalla stupenda copertina che ritrae una donna dall’aspetto vampiresco all’interno di una foresta, all’artwork interno che vede la presenza di un cimitero fino all’incredibile foto storica dei sei musicisti nell’atto di succhiare il sangue ad una sfortunata madamigella.

“Humana Inspired To Nightmare” è un brevissimo intro di tastiera, oscuro e malvagio, che ha il delicato compito di far gelare il sangue ed aprire le danze per “Heaven Torn Asunder” brano dall’incedere cadenzato durante la sua fase iniziale ma che poi esplode in una sfuriata incredibile di black metal veloce e tiratissimo. Nicholas si dimostra uno dei più incredibili e poliedrici batteristi mai esistiti sulla faccia della terra, mentre gli screaming di Dani raggiungono livelli eccezionali di cattiveria e malvagità; a volte altissimo a volte bassissimo, la sua voce sembra uscire dall’oltretomba. Si passa attraverso canzoni stupende, cariche di romanticismo e malinconia come “A Gothic Romance” a pezzi come “Funeral In Carpathia” in cui l’abilità dei Cradle di comporre brani che riescono ad unire il black metal con parti più sinfoniche e orchestrali fa capolino dietro le note di questa incredibile song. I Cradle Of Filth si concedono un momento di pausa realizzando una brano appassionato e molto ispirato dal titolo “Malice Through The Looking Glass” che dopo una breve sfuriata iniziale si riporta su canoni più tipicamente metal proponendo un riff di chitarra davvero orecchiabile e azzeccato mentre le tastiere fanno da sfondo alle urla di Dani che regna incontrastato per tutta la canzone. Lo storico tastierista Damien si cimenta poi in una splendida esecuzione clavicembalistica nella brevissima “The Graveyard By Moonlight” creando un brano romantico ma allo stesso tempo pregno di una tristezza incredibile. Segue la splendida “Beauty Slept In Sodom” track cadenzata dove il basso pulsante ne fa da colonna portante fino all’incredibile parte conclusiva del pezzo dove la furia e la cattiveria dei vampiri esplode per regalarci un finale da brividi. Chiude l’album la tiratissima “Hunted Shores” che vede la partecipazione di Cronos dei Venom in veste di voce narrante all’interno della canzone.

In definitiva “Dusk…And Her Embrace” è un disco da avere per tutti gli amanti del black sinfonico ricco di parti orchestrali e melodiche. Sicuramente i puristi del black metal odieranno questo cd così come tutti i cd dei COF, ma come si suol dire “i gusti sono gusti”!

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