A volte mi sorprende il fatto che uno stile così estremo come il grind riesca a sopravvivere nonostante non abbia un grandissimo pubblico e di conseguenza un mercato abbastanza ristretto.
E soprattutto mi stupisco di trovare ancora band che riescono a portare avanti questo discorso con grande maestria, capaci come allora di creare un caos fatto di pura violenza senza controllo, libero da rigidi schemi compositivi e da accenni ad alcuna melodia. Nell’album dei “Gruesome Stuff Relish” troviamo pero’ delle profonde influenze death metal che ammorbidiscono l’impatto devastante (comunque non prendetemi alla lettera).
In questa release abbiamo ben 36 canzoni in 36 minuti…una raccolta di 5 brani inediti, 13 brani ripresi dal vecchio EP “Last Men Alive” del 2000 e le 18 tracce del loro debutto discografico “Brothers In Gore” (Split Cd del 2000 assieme ai Brutality Reign Supreme).
L’opener “Zombie Creeping Flesh” è introdotta da una scena iniziale del film “La Chiesa” del regista Soavi, e forse non a caso i vari membri del gruppo riprendono i cognomi di alcuni tra i più conosciuti registi italiani horror come Dario Argento e Ruggero Deodato (quello di Cannibal Holocaust per intenderci).
Il sound marcio e contaminato da influenze death metal svedesi è costante in ognuna delle tracce di questo cd e la durata delle canzoni si alterna fra i 40 secondi e i 3 minuti. La produzione è buona anche se il suono scelto per le chitarre è abbastanza rozzo.
Un album tutto sommato buono, ma ovviamente raccomandato a chi segue il genere.

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