Pochissimi giorni fa ho recensito uno degli album di prog metal più belli dai tempi di Images & Words. Solitamente ci sono tanti ottimi album di questo genere, ma “Metamorphosis” mi è entrato in testa a tal punto da dimenticare praticamente di ascoltare qualsiasi altro album. L’ho ascoltato
fino a consumarlo. Ho quindi voluto fare una chiaccherata con il chitarrista Jasun Tipton che si è rivelato simpatico e molto loquace.
Ciao Jasun. Prima di tutto ti voglio ringraziare per averci concesso l’intervista. Ho recensito il vostro ultimo album poco tempo fa e l’ho trovato ottimo. Iniziamo raccontando la storia del gruppo.
Grazie per le belle parole e per l’interessamento dimostrato verso i Zero Hour.
Il gruppo è stato fondato una decina di anni fa e comprendeva Mikey, Troy e me con l’intento di realizzare della musica tecnica, dinamica, pesante e oscura. Quattro anni dopo è entrato in formazione Erik e siamo rimasti con questa formazione da allora. Siamo molto orgogliosi della musica che abbiamo scritto insieme e siamo nel processo di scrittura di “De-Evolution”.
Il nuovo album è in realtà il primo demo con l’aggiunta di due tracce nuove più due versioni demo.
Come mai questa scelta?
Dunque, avevamo stampato solo 2100 copie del primo demo che uscì cinque anni fa e che sono esaurite da parecchio tempo ormai. Dato che molti fan quando suonavamo negli States e in Europa ci chiedevano se sarebbe mai stato pubblicato da un’etichetta poichè non potevano avere la possibilità di averne una copia. Così ci è sembrata la scelta giusta da fare e l’abbiamo pubblicato.
Il primi album “The Towers Of Avarice” aveva venduto molto bene, ma tra i due c’è una notevole differenza in fatto di vendite.
Io penso che l’album sia meglio ascoltarlo dall’inizio alla fine senza pause per afferrare e
capire meglio ogni singolo passaggio. E’ molto vario: sia aggressivo che melodico. Tu cosa ne pensi?
Sono d’accordo. Il cd l’abbiamo scritto proprio con questo scopo e “Eyes Of Denial” è stata la prima traccia, e lentamente prende un andamento tecnico.
Siete soddisfatti dei risultati raggiunti con le vostre canzoni?
Sì, siamo molto soddisfatti del materiale che abbiamo scritto fino ad ora.
Qual è per te la canzone che reputi maggiormente rappresentativa dell’album? E perchè?
Adoro la canzone “Awaken”. Quella canzone è molto oscura e dinamica. Ogni volta che l’ascolto sono molto orgoglioso sia della musica che della produzione.
Puoi parlarci brevemente dei testi dell’album?
“Eyes Of Denial” parla dei problemi del Medio Oriente.
“System Remains” parla dei leader mondiali che dicono alla gente quello che le serve quando in realtà loro pensano solo a loro stessi.
“Voice Of Reason” parla di quanto si può amare quando si è giovani. Quando cresciamo il nostro punto di vista cambia e guardiamo le persone in modo differente. Fondamentalmente perchè non
possiamo amarci l’un l’atro?.
“Rebirth” parla di una persona cara che è morta e del dolore che sentiamo.
“Metamorphosis” parla della separazione andata male di due gemelli siamesi uniti per la spina dorsale. Provano a trovare una vita per loro ma l’unico modo è far morire uno per liberare l’altro.
I Dream Theater sono la vostra principale influenza ma non solo. Puoi dirci quali sono i tuoi
gruppi preferiti? In particolare ci puoi dire quand’è iniziata la tua passione per la musica, quale fu il tuo primo album metal, e quali sono i cinque album che suggeriresti per iniziare ad ascoltare metal?
Beh, sono un grande fan del gruppo di Pat Metheny, Killswitch Engage, Meshuggah, Dillinger Escape
Plan, Nevermore e molti, molti altri. Onestamente non ho una top 5 per i CD perchè ne adoro parecchi.
Ad esempio ho ascotato Killswitch Engage per oltre un anno di filato. Quando uscì “Images & Words”
dei Dream Theater non riuscii a smettere di ascoltarlo. “Travels” di Pat Metheny… Quell’album continuo ad ascoltarlo ancora oggi. Molto bello il nuovo “Lamb of God” e lo ascolto con “KSE”.
Ma ascolto anche moltissimo Jazz tipo Brian Culbertson, Mark Whitfield, Russel Malone. Ascolto R&B, New Age… Ascolto parecchia musica.
Una domanda sul nome del gruppo. Cosa significa e perchè avete scelto “Zero Hour”?
Significa mai fermarsi ai sogni.
Credi in internet come mezzo per farsi conoscere?
Internet è stato fondamentale per noi. Abbiamo venduto molti CD, avuto recensioni e siamo venuti in contatto con molte etichette disposte a metterci sotto contratto. Tutto dovuto a internet.
Sei favorevole alla continua nascita di webzine?
Chiunque voglia contribuire ad aiutare il nostro genere ha il mio appoggio.
Conosci qualche gruppo italiano?
Ma certo! Un paio avevano firmato per la Rising Sun Records, LMP e Underground Symphony. Ho avuto
contatti con una band dall’Italia che mi mandò del materiale che passai ad altre etichette per dargli la possibilità di avere un contratto.
Mi avevi detto che state scrivendo del materiale nuovo per un nuovo album. Qualche informazione in più?
Tutta la musica di “De-Evolution” è stata registrata. Il cantante è attualmente in fase di registrazione delle parti vocali.
Andiamo sul personale ora. Cosa fai nel tempo libero?
Do lezioni di chitarra e esco con i miei amici. La vita è bella.
Siamo in chiusura. E’ stato un piacere intervistarti. Jasun, ora ti lascio uno spazio per spiegare ai nostri lettori il motivo per il quale dovrebbero comprare il vostro album.
Grazie a tutti quelli che hanno supportato i Zero Hour in questi anni. E’ stato un piacere vederne molti ai concerti e spero di vederne molti altri.
Comprate il nostro CD, chiedete ai negozi di ordinarvelo nel caso non lo abbiano. Inoltre, il nostro genere ha bisogno di svilupparsi e appreziamo tutto il supporto.