Ralf Scheepers ha un punto fisso nella sua direzione musicale, anzi ha un gruppo fisso i Judas Priest. La cosa è palese, non è mai stato nascosto il suo amore per quel gruppo di cui avrebbe voluto far parte, e nel quale invece entrò Tim Owens.
Come sogno nel cassetto Scheepers aveva quello di incidere un album solista, e l’opportunità gli è stata offerta dall’amico di gruppo dei Primal Fear Matt Sinner. Ral Scheeper non ha resistito a cantare/scrivere canzoni di power metal sfacciatamente ispirate dai Judas Priest, ma anche Gamma Ray, o Primal Fear.
E questo è un vero peccato, è il vero punto debole dell’album; onestamente non capisco il senso di voler riversare in un debutto solista la stessa musica che scrive e canta col suo gruppo, la stessa musica che ha cantato coi Gamma Ray; discorso diverso, a mio avviso, per le due cover presenti: Saints Of Rock del suo primissimo, e ottimo, gruppo i Tyran’ Pace e Before The Down dei già citati Judas Priest.

Il power scritto per questo debutto è comunque di buona fattura, Scheepers al microfono è sempre una garanzia di qualità e gli artisti coinvolti dal già citato Owens, a Kai Hansen, Mike Chlasciak, Alex Beyrodt e Victor Smolsky alle chitarre danno quel tocco in più, come degli amici che si presentano a casa e tutti insieme ci si diverte a suonare.
I brani che su tutti risaltano sono i potenti <i>Locked In The Dungeon</i>e <i>Cyberfreak</i>, quest’ultimo veramente cattivo; buoni anche le veloci <i>Back On The Track</i> e <i>Play With Fire</i>, nonchè la maestosa <i>Dynasty</i>.

Tutti brani che però avrebbero trovato ottimo alloggiamento in un disco dei Primal Fear. Avrei preferito che Scheepers osasse di più per un album solista, regalandoci qualche variazione sul tema. Ad ogni modo i fan del power gradiranno le tracce presenti.

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