I Rain Paint sono una band nata come side project di Aleksi Ahokas (membro dei Fragile Hollow, dei quali ho recensito il debut qualche tempo fa, dei Rapture e dei Diablerie… impegnato insomma il ragazzo!), affiancato per l’occasione da Sami Koikkalainen (sempre dei Fragile Hollow) e da Tim Toivanen (in forza nei Denigrate).
Le origini della band si ritrovano nel momento in cui Aleksi fece sentire a Francesco Palumbo della My Kingdom Music (e’ ormai provato quanto questa piccola etichetta italiana si stia trasformando in una importantissima realta’ per il mondo del gothic!) alcuni brani scartati per il debut dei Fragile Hollow, perche’ giudicati inadatti allo stile della band. Dietro l’appoggio di Francesco nasce cosi’ questa formazione, a mio avviso superiore ai Fragile Hollow stessi!
La musica dei Rain Paint e’ un gothic dalle piu’ svariate influenze, il disco contiene infatti pezzi che variano dal love metal stile Him (“Sleeping Beauty”) al doom degli Anathema del periodo Darren White (“Miss Spring”), passando attraverso canzoni goth dal sapore tipicamente “finnico” (“Forbidden Love”) e brani che richiamano il death melodico (l’attacco di “Death drive & fear” ricorda gli In Flames!!!). Tanta varieta’ e’ pero’ amalgamata abbastanza bene e, sebbene si riconosca chiaramente da dove provengano le influenze, sentire tanti diversi modi di vedere il goth in un unico disco fa un bell’effetto (soprattutto considerando che i pezzi sono decisamente buoni!).
La band e’ infatti davvero creativa e riesce ad essere credibile in tutti i momenti (a dire il vero un po’ meno nei pezzi piu’ doom, tipo “Miss Spring”, comunque non da buttare), soprattutto grazie all’ottimo uso delle voci (pulite alla Him, sporche in growl o scream, lamentose alla Darren White,…). L’opener e’ un piccolo gioiellino, una canzone decisamente “finnica” nel suo sviluppo e nelle sue atmosfere (non c’e’ nulla di innovativo, ma quello che c’e’ e’ fatto bene!!) e dotata di ritornello accattivante che non puo’ non piacere agli appassionati del genere. “Rain Paint” e’ un pezzo molto piu’ aggressivo, con delle belle tastiere in sottofondo che fanno da “sfondo armonico” alla voce growl (con controcanti puliti e in scream) che declama il ritornello in maniera molto “cavernosa”, mentre nelle strofe lo spazio e’ lasciato ad una voce pulita che ricorda molto quella degli Him. “Death drive & fear” mischia death melodico e gothic, il risultato e’ un intreccio di rabbia e depressione molto godibile, con dei growl profondi ed accattivanti.
“Sleeping beauty” e’ un brano che sarebbe stato benissimo in un disco degli Him, forse e’ addirittura un pochino troppo “love metal” per i miei gusti… “Miss Spring” e’ una lunghissima composizione (piu’ di 8 minuti) doom palesemente ispirata agli Anathema di Darren White che, come ho gia’ accennato, si lascia ascoltare ma non convince del tutto. “Raven Nevermore” e’ una dinamica canzone goth, dotata di break centrale con un pianto di infante in sottofondo davvero inquietante (per non parlare del finale con rumore di “giostrina da bambino” che diventa grottesca). “Freezes day” parte in maniera molto “epica”, con delle chitarre sostenute da degli organi, il brano poi prosegue alternando momenti un po’ doom, ad altri un po’ death (mentre in sottofondo ci sono sempre delle atmosfere goth), forse questo e’ il pezzo in cui tutte le ispirazioni sono piu’ mischiate, ma il risultato non e’ del tutto riuscito (si apprezza l’impegno pero’ !!). La conclusiva “Loose and over” infine si pone quasi in contrasto con il resto del disco, il “mood” depressivo ed arrabbiato viene infatti sostituito da una specie di ballad calda e dalle atmosfere alla “andra’ tutto bene, spera nel futuro” (anche se il testo dice tutt’altro con il suo “i feel like i’m writing a book, a book for noone”…).
Insomma, i Rain Paint sono autori di un disco davvero interessante che, pur non presentando nulla di innovativo (e d’altronde nulla viene fatto per nascondere le evidenti ispirazioni), cattura tantissimo. “Nihil nisi mors” e’ l’ennesimo centro della My Kingdom Music (mi trovo quasi in imbarazzo a lodare sempre i dischi di questa etichetta, eppure vi assicuro che non c’e’ nulla di losco sotto, semplicemente la persona che sta dietro alla scelta delle band sta facendo un ottimo lavoro e spero che questa realta’ italiana continui cosi’ e ottenga il successo che si merita!!!) che gli appassionati del goth non dovrebbero lasciarsi scappare.