Festeggiano i venticinque anni di attività i Tankard, una delle compagini storiche del movimento thrash tedesco. La loro carriera musicale, caratterizzata da quattordici album ufficiali e da tonnellate e tonnellate di birra ingurgitate, viene dunque omaggiata da “Best Case Scenario: 25 Years In Beers”, una raccolta di quindici brani tra i più rappresentativi dell’intera produzione di Gerre e compari.
Reinterpretati dai Tankard in versione nuovo millennio, tutti i brani presenti in questo best of fanno parte di un cammino artistico che ha visto la compagine tedesca portare avanti in maniera orgogliosa una visione decisamente goliardica e divertita del thrash vecchio stampo. Il percorso, che qui si apre con “Zombie Attack” del lontano 1986 e si chiude con l’arrembante “Minds Of The Moon” del 1995, mette in mostra un’attitudine musicale assolutamente incontrovertibile, in cui le due grandi passioni della band, il thrash e la birra, hanno sempre viaggiato a braccetto nell’arco di tutti e venticinque gli anni di attività. Lo dimostrano episodi come “Beermuda” e “Space Beer”, sintomatici anche nel titolo, e “The Day After”, che parte in sordina per poi esplodere letteralmente in faccia all’ascoltatore. Tra le varie hit, riprese dal passato anche “666 Packs”, “Nation Of Nation” e l’irriverente “Freibier”, in cui l’utilizzo di cori e backing vocals sul refrain si fa davvero spassoso.

Un’istantanea decisamente azzeccata, questa di “Best Case Scenario: 25 Years In Beers”, che cerca nel limite del possibile di circoscrivere a “soli” quindici brani quanto di più rappresentativo i Tankard abbiano fatto in ben quattordici pubblicazioni discografiche. Il consiglio, come sempre in questi, è comunque quello di approfondire l’argomento direttamente sui lavori ufficiali dei quattro crucchi.

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