In seguito all’uscita dell’ottimo nuovo album “7”, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il virtuoso bassista Marcel Jacob, fondatore e songwriter, assieme a Jeff Scott Soto, di una delle migliori band hard rock in circolazione: i Talisman.
Buona lettura!
“7” è un lavoro meno heavy del precedente “Cats and Dogs”, ma dall’altro lato le sue melodie suonano un po’ più immediate. Come pensi che i fan accoglieranno questo lieve cambio di sound? E’ stato programmato o è semplicemente “uscito così”?
Non mi piace stare a preoccuparmi alle reazioni della gente, le accetto per quello che sono… non c’è stato quindi alcun “pianificare”, solo molto “fare”! (ride)
Quindi si, è semplicemente “uscito così”!
Le etichette a volte cercano di “spingere” la band in una direzione piuttosto che in un’altra…basta pensare a quanto accadde durante l’esplosione “grunge”. Come reagiresti se qualcosa di simile accadesse a te?
Beh, se mi sentissi “obbligato” semplicemente lascerei perdere la cosa, ma in questo caso ho scelto di ascoltare Serafino (della Frontiers) e di cercare di mediare i suoi punti di vista in una “ottica Talisman”.. qualcosa che non ho mai fatto prima, ho pensato di provare questo approccio. Già io e JSS avevamo comunque pattuito di smussare un po’ il lato “metal” e sottolineare quello più leggero.
“Succumb 2 My Desire” è una figata, è impossibile rimanere fermi ascoltandola! Nel break attorno al minuto 2:00 viene citato il primo verso di “Colour My XTC”… che tipo di legame c’è fra le due canzoni?
Aaah…dovresti chiedere a JSS se c’è qualche legame aldilà di quello più evidente… parlando musicalmente non c’è un rapporto particolare, “Colour” è il funk degli anni ’90, “Succumb” è James Brown degli anni ’60 filtrato attraverso TTD, Abba e Prince! (ride)
“Back 2 the Feeling” è una canzone particolarmente intensa, dalla quale traspare grande emozione: c’è qualche avvenimento particolare che ha ispirato quel pezzo?
Se c’è, potrei non saperlo… JSS ha scritto tutti i testi, stavolta, la mia versione di quello che riguardano pare non avvicinarsi neppure alla sua! (ride) Suppongo che ogni libro sia una storia diversa per ogni lettore…
“Troubled Water” ha un bel beat, quasi “caraibico”… inusuale ma forte! Da dove è venuta l’idea?
Adoro Bob Marley, amo i Police, e non ho mai suonato reggae, non saprei come farlo, ma ho voluto cercare di fare qualcosa di simile per ampliarmi musicalmente… è una delle mie tracce preferite!
Io sono convinto che molte vostre canzoni (“Nowhere Fast dal nuovo album, ma anche la fantastica “Sorry” da “Cats…”…soltanto due esempi), se promosse adeguatamente attraverso i canali principali, raggiungerebbero a mani basse le parti alte delle pop charts, e diventerebbero hit clamorose!
Hanno tutto ciò che serve, energia, produzione e soprattutto grandi melodie accattivanti: nonostante ciò, sono passati anni da quando è stato pubblicato il vostro ultimo singolo…a che cosa è dovuto questo fatto?
Sono d’accordo con te, mi sarebbe piaciuto, nella carriera dei Talisman, che qualche canzone avesse ricevuto il supporto delle radio per vedere cosa sarebbe successo… sfortunatamente, le etichette con le quali abbiamo lavorato non hanno ancora fatto nulla a livello di promozione di quel tipo…la Polydor Germany, nel 1994, pubblicò “Doing time with my Baby” come singolo, ma quella canzone era una traccia complementare dell’album e non la migliore scelta, in quanto non era rappresentativa né dell’album né della band… abbiamo una lunga esperienza di etichette che hanno fatto troppo poco, o la cosa sbagliata…
Sette album sono una bella carriera: continuate a scrivere e vivere la musica allo stesso modo di come lo facevate agli inizi?
JSS sicuramente si…io no. Al momento sono impegnatissimo con i miei studi all’università!
E’ ormai palese che l’industria discografica è cambiata profondamente negli ultimi anni. Tu sei nel settore da molti anni, qual’è quindi la tua esperienza a riguardo? Cosa ne pensi delle politiche intraprese al momento dalle etichette, e in che modo differiscono da quelle di dieci o più anni fa?
Beh, il mondo è cambiato, e le etichette non sono riuscite a trasformarsi tenendo il passo.
La rivoluzione digitale porta i suoi pro ma anche i suoi contro, e si ripercuote sulla produzione di musica (e delle altre arti) in modo enorme. Ovviamente sto pensando al filesharing, ma anche a come sia facile ed economico registrare musica: lo fanno in troppi. Il mercato per i tipi di musica che noi facciamo si è ristretto, le etichette ed il loro potere si sono ristretti, e allo stesso tempo le labels stesse stanno minando il mercato alla base mettendo sotto contratto troppi gruppi…
Voi siete spesso (a ragione) considerati come una delle band attive di hard rock melodico migliori e più importanti: cosa pensi della scena nel suo insieme? Le band “esperte” continuano a produrre ottima musica, ma esistono delle nuove band interessanti in grado di reggere l’alto standard qualitativo della precedente generazione?
Se ci sono…non le ho sentite. L’unica band che ho ascoltato negli ultimi dieci anni e che mi piace davvero è il gruppo spagnolo Unfinished Sympathy. La “scena” di oggi non mi risulta interessante, non posso neppure dire che fosse particolarmente interessante negli ’80 e nei ’90, in realtà, per ragioni diverse… negli ’80 perché era spesso tutto molto gonfiato, tutta superficie e poca sostanza, troppo americano… invece nei ’90 il grande movimento fu l'”alternative”, che rapidamente e ironicamente poi diventò l’esatto opposto di “alternative”! …ed il risultato di ciò sono state un sacco di band che semplicemente sputavano fuori accordi in progressioni amelodiche…
Parlando di nuovi gruppi, ho la netta impressione che ci siano sempre meno blues, funk e soul nell’hard&heavy di oggi. Solo poche band giovani hanno quelle esaltanti ritmiche funky, oppure quelle voci ammalianti ed espressive che hanno i “vecchi” gruppi…e non parliamo neppure di fiati e via dicendo!
Voglio dire, mi sta bene la “musica estrema”, ma che fine ha fatto il buon vecchio rock’n’roll?
La mia generazione è cresciuta con i Beatles da bambini, e tutta la musica dei ’60, da teenager avevamo i Deep Purple, i Black Sabbath, i Led Zeppelin, i Queen etc…
Chi è teenager oggi cresce con delle schifezze! (ride)
Qualche tempo fa ho (positivamente) recensito il disco degli Speedy Gonzales, “Electric Stalker”… puoi parlarmi brevemente di quel progetto?
Fondamentalmente è un progetto dei soli Tommy Denander e Thomas Vikstrom, io sono solo stato “arruolato” per suonare anche se alla fine sono stato coinvolto anche nel songwriting… ad ogni modo pare che ci sarà un seguito in programma per il prossimo anno!
Quasi tutti i musicisti cominciano a suonare il proprio strumento perché qualcuno o qualcosa li ha ispirati… cos’è stato a far “scoccare la scintilla” per te?
In realtà sono stato “scelto”! (ride) Avevo circa 13 anni e stavo guardando le prove di alcuni miei amici di scuola…ebbero una discussione col bassista, il quale se ne andò… al che il batterista si guardò attorno scrutando i presenti nella sala, mi indicò con le bacchette e disse “prendiamo quel ragazzo, sembra forte!”…e così mi hanno fatto sedere, e mi hanno fatto imparare le canzoni che dovevano fare…tempo due giorni, il basso mi ha stregato!
Noi italiani pensiamo alla Svezia come a un paese i cui canali di diffusione (riviste, radio, tv) offrono un qualche supporto mediatico al rock ed anche all’hard’n’heavy, diversamente che nel nostro paese.
Ma è davvero così la situazione?
Ahahah! Assolutamente no… cioè, a Stoccolma ci sono due radio specializzate in rock, e abbiamo lo Sweden Rock Magazine + Red Hot Rock… ma i media in generale, la TV e i giornali principali, ignorano tutto tranne forse gli Iron Maiden e forse gli Hammerfall… la situazione è abbastanza cattiva, in realtà.
Mi è piaciuto molto il DVD “World’s Best Kept Secret”, ma mi ha anche fatto venire ancora più voglia di vedere i Talisman live di persona: ci sono possibilità di un concerto in Italia in futuro, ovviamente una volta che Jeff avrà finito il suo tour con i Journey?
Certamente, siamo progettando un tour per Aprile 2007, e l’Italia è nei nostri piani!