Con ormai venti anni di carriera alle spalle, i tenutonici Seventh Avenue giungono con questo nuovo “Terium”, alla pubblicazione del proprio settimo lavoro in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a quattro anni di distanza dal precedente “Eternal”. Da un prunto di vista pretatmente musicale, i Seventh Avenue suonano uno speed/power metal molto fedele alla scena tedesca, corredato da una pacata vena melodica, che rende la loro musica maggiormente affascinante. Detto questo, “Terium” nel suo genere e nel suo complesso, risulta un buon disco, ben prodotto ed egregiamente suonato, con l’ulteriore capacità di rimarcare le eccellenti doti compositive e tecniche di ogni componente della band. Passando al disco in modo più approfondito, dopo l’elegante intro “Under the Surface”, si parte con “Crowd in the Dark”, un pezzo immediato e maestoso, che si districa su una melodia ipnotizzante e su partiture di chitarra taglienti, “Terium” a seguire, risulta un vortice di grinta e carisma, supportato da una rapidità d’esecuzione incredibile, “Authorities” invece, vede la band assestarsi su toni più equilibrati,a sempre intensi e graffianti. Con “Futures Dawn” viene alla luce il lato più passionale ed ispirato della band, differentemente con “Brighter than the Sun” è la dimensione epica a predominare, “Needs” riccorda in modo palpabile i migliori Iron Maiden, “Two Masters” esalta l’ottima preparazione tenica di Herbie Langhans e compagni, mentre “Hands of the King” e “Priests and Servants” sono due episodi dalla forte componente emozionale. Con “Trail of Blood”, “Betrayal” e “Way to the Stars” si fa ritorno a territori più heavy con grandi calvacate di chitarra robuste e ruvide, “Innocence” conferma una cura impeccabile degli arrangiamenti, la conclusiva “New Era” infine, riassume nel proprio complesso le peculiarità di un disco che gli amanti di queste sonorità ameranno alla follia.
Seventh Avenue – Terium
