Nascono nel 2002 gli Scavenger, giovani (anzi giovanissimi) bergamaschi alla loro prima prova con “Thirsty For Knowledge”. L’età media è di 20 anni fatta eccezione per il batterista Alberto di appena 14 anni e ciò significa una sola cosa: esperienza alle spalle quasi uguale a zero. Questi cinque ragazzini devono aver ascoltato tanto i Death (da “Human” a “The Sound Of Perseverance” per intenderci) perchè nei tre brani da loro proposti spesso e volentieri, molti dei riff sono ripresi quasi in toto da quanto già fatto dalla creatura del grande Chuck. Tre soli lunghi brani non sono pochi per nascondere le evidenti lacune degli Scavenger; poca originalità, poca tecnica (nonostante propongano un genere in cui la tecnica dovrebbe svolgere buona parte del lavoro) e troppo poca esperienza. Molti sono i momenti in cui il batterista sbaglia l’entrata, e molti sono i momenti in cui i chitarristi seguono il batterista… discreta invece la prova del cantante, coinvolgente e aggressivo quanto basta.”Forensic Awareness”, “Return To Ask Why” e “Scavenger” sono complessi e articolati e su questo nulla da dire, però non basta incollare fra loro riff su riff, assoli su assoli (di dubbia qualità). Servirebbe più coesione nei vari momenti delle canzoni e, sopratutto, nel gruppo stesso! Detto ciò i nostri hanno dalla loro parte il fatto di essere giovanissimi, e quindi hanno anche notevoli margini di miglioramento. Non resta che attendere… P.S. Orribile la copertina

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