Della serie “a volte ritornano”. Rekuiem, mai sentiti. Requiem si, migliaia di gruppi con questo nome. Tra questi uno in particolare è quello che ci interessa, ossia i britannici Requiem che diedero alla luce un EP di sole due tracce “Angel Of Sin” e “Sacrificial Wanderer”. La formazione comprendeva Steve Slater, Karl Wilcox, Gordon Denny e Mike Reid. Notato qualcosa? Ebbene si, a distanza di ben 27 anni tre dei quattro componenti quel gruppo si ritrovano e decidono di continuare dove si erano interrotti.
La carriera dei singoli musicisti è di tutto rispetto, alcuni hanno fatto parte dei Diamond Head altri hanno fondato dei loro gruppi. Ma è stato il desiderio di continuare con il loro progetto del 1979 a formare i Rekuiem (da notare la storpiatura del nome) e così nel 2006 incidono “Time Will Tell”, album contenente la cover dei Black Sabbath “Paranoid” e guarda caso i due brani del lontano EP “Angel Of Sin”, pur se riscritti. Una bella favola insomma.
Ma parliamo della musica. Se originariamente i tre moschettieri facevano parte del filone NWOBHM, negli anni 2000 cosa possono suonare oggi? Ma Heavy naturalmente! Siam dei vecchietti ma fedeli alla fede metallica originaria.
Gli anni passano e la militanza in diversi gruppi fa si che la musica non sia nè acerba nè troppo banale, la professionalità si nota subito: sano Heavy dei nostri giorni con tanta voglia di rievocare il lontano passato unendolo al presente. Riff semplici ma efficaci, batteria suonata in modo naturale senza artifici rendono godibilissimo “Time Will Tell”.
Si iniza con le belle “Nightmare” e “Wildfire”, cui fa seguito la briosa “Sinners”, la migliore del lotto. La titletrack “Time Will Tell” è un lento dal sicuro effetto nostalgico che precede la battagliera “Werewolf”; resa molto bene e personale la cover dei Black Sabbath “Paranoid”.
Vorrei soffermarmi però sulle ultime due tracce riguardanti il loro esordio nel magico mondo della musica, i due brani di quando si chiamavano Requiem.
Nonostante il moderno rifacimento e riadattamento mantengono tutta l’atmosfera e le sonorità di quel periodo fantastico che erano gli anni ottanta (almeno dal punto di vista musicale).
Nonostante l’età dei componenti i Rekuiem, questo cd dimostra come alcuni musicisti incidano album per passione e non per denaro. Ragazzi fate vostro questo CD, non tanto per l’originalità della musica presente quanto per la passione con cui è suonato.