Spesso penso a quanto sia bello poter recensire album, perchè è una bella soddisfazione poter assistere alla crescita di un gruppo. E’ il caso dei trevigiani Raising Fear di cui avevo recensito il demo del 2003 e che tante soddisfazioni mi diede nell’ascoltarlo.

Il gruppo è riuscito a incidere il debutto “Mythos” due anni più tardi per la nostrana etichetta Dragonheart, ed ora èritornato con questo “Avalon”.
Album che segna il continuo sviluppo di questo ottimo gruppo, di cui andare certamente fieri. I nostri ci propongono come sempre un dinamico power aggressivo e veloce con svariate partiture prog, retaggio questo del passato non troppo lontano di alcuni membri in gruppi dediti più al prog metal.
Le chitarre tritatutto di Alberto e Yorick sono un perfetto appoggio per la voce graffiante e ruvida di Rob Bolthendal… ops scusate Rob Della Frera. Piccolo errore che sta ad indicare quanto il nostro ricordi il vocalist dei Grave Digger, come del resto non pochi passaggi della musica dei Raising Fear che preferiscono l’aggressività al power più modaiolo con un bel solismo delle due asce.
Notevole inoltre l’impegno profuso nella realizzazione ed esecuzione della lunga, pomposa, cavalleresca e ispiratrice del titolo dell’album “Avalon” in cui è più evidente il lato prog del gruppo, qui dedito a svariati cambi di tempo e stili.

Per come è strutturato l’album va ascoltato e goduto tutto d’un fiato. Un album che piacerà sicuramente a tutti gli amanti del power grintoso e articolato.

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