Molto particolare la proposta sonora di questa nuova giovane band italiana. I Quill-pen, difatti, spiazzano sin da subito l’ascoltatore con una formula musicale che ruota attorno all’heavy metal e che, al tempo stesso, se ne distacca in maniera evidente avventurandosi attraverso territori power, epic e folk. Un miscuglio di sonorità ed influenze artistiche che, alla luce dei buoni risultati raggiunti con questo “Speed Child”, premia la caparbietà e l’intraprendenza dei nostri, davvero molto bravi a livello compositivo. Nata come autorproduzione tout court, l’opera in esame non può vantare, per ovvi motivi, una produzione sonora di primo livello, fatto sta che il buon lavoro svolto dal mastermind Davide Fontanel in sede di registrazione permette comunque ai Quill-pen di farsi apprezzare in maniera lodevole e diretta. Non nascono dal caso, difatti, ottimi pezzi come i tre iniziali (“Please Captain”, “Storm Of Soul” e “Pirates”, se si esclude l’intro “1775”) e la suggestiva “The Morning Of A New Day”, esempi perfetti di come si possa suonare heavy metal in maniera intelligente e soprattutto fresca. Non sempre ottengono questi risultati, eppure i Quill-pen dimostrano di possedere delle doti compositive (e tecniche) davvero niente male, in prospettiva da tenere sicuramente in larga considerazione. “Speed Child” è, dunque, il frutto ancora un po’ acerbo di una compagine con ottime potenzialità di base. Aspettiamo dunque i Quill-pen al prossimo lavoro in studio per constatare quanto, effettivamente, la band possa dare al nostro panorama heavy metal.