Ancora Germania, ancora thrash metal con i Perzonal War, i quali giungono al fatidico traguardo del terzo disco con “When Time Turns Red”, album che rispetto ai precedenti “Different But Same”e “Faces” rappresenta un notevole passo avanti nel songwriting.
Rispetto ai conterranei Spellbound, i Perzonal War strizzano l’occhio verso sonorità più moderne, quest’ ultime provenienti dall’America, dando alla loro musica quel tocco di personalità che giova ulteriormente il sound. Prendiamo per esempio “For the Last Time”, song nella quale la sua carica aggressiva si sposa con le melodie tanto care ai Nevermore e agli Annihilator in particolar modo quelle di “All For You”, il tutto caratterizzato dall’energico wall of sound selle chitarre. DA menzionare anche “5 More Days” e “New Age”, mid tempos dalle melodie po’ accessibili riconducibili per certi versi ai Godsmack (a quando un come back discografico?) . Ovviamente I Perzonal War sanno di essere principalmente un gruppo Thrash metal, ed ecco sfoderare un paio di mazzate viulente come la title-track, la successiva “In Flames” e la conclusiva “Inferno”, il pezzo più classico sia per il titolo (Ho perso ormai il conto delle canzoni che portano questo titolo) che per la breve durata. L’album non presenta particolari punti deboli, se non nelle canzoni più rockeggianti dove riservo qualche dubbio, e nella voce di Matthias Zimmer, non proprio un punto debole ma troppo vicina alla timbrica di Sir James “Santa pazienza” Hetfield.
Nonostante ciò, “When Time Turns Red” resta un album più che buono e oltre a premiare il coraggio di voler intraprendere nuove strade, consentirà ai Perzonal War maggiore visibilità ( a quanto pare sono in tour di supporto a Destruction e Candlemass; più visibilità di così…).

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