Subito dopo l’uscita del nuovo Live degli Overkill (Wrecking Everything) ecco spuntare un doppio album che raccoglie le migliori song del gruppo, ovviamente la mossa non è per niente commerciale ma c’è un retroscena:
dopo che gli Overkill hanno rotto con la SPV quest’ultima ha pensato bene di fare ancora un po’ di soldi pubblicando questo best of “Hello from the Gutter” senza il consenso della band (che non si è potuta opporre). Lo stesso Ellsworth, in una dichiarazione, consigliava ai fan di lasciar perdere il best of e puntare sul loro nuovo live…
Ma ora parliamo di questo doppio cd, innanzitutto una brevissima biografia ci vuole per quei pochi che non conoscono il gruppo: gli Overkill nascono nel 1981 per volere del bassista D.D. Verni, del batterista Rat Skates e del vocalist Bobby Ellsworth. Presto si unì al gruppo anche Bobby Gustafson e registrarono il loro demo “Power in Black” che li portò ben presto (nel 1984) a firmare un contratto e registrare l’EP di 4 tracce Overkill.
Le 24 song presenti sono state raccolte da otto a album del gruppo: Feel the Fire, Fuck You And then Some, Wrecking your Neck (live), The Killing Kind, From the Underground and Below, Necroshine, Coverkill (raccolta di cover) e Bloodletting. Inutile parlare della bravura del gruppo e della voce inconfondibile e graffiante di Hellsworth che li ha fatti diventare uno dei più famosi gruppi thrash, inutile quasi quanto questi due cd ed i best of in generale. Non c’è nessuna song “rara” o inedita che può invogliare l’acquisto a chi possiede già l’intera discografia, al massimo potrebbe interessare a chi non possiede nulla dei loro lavori, ma a questo punto perchè non acquistare gli album?
Ovviamente sono state prese song di tutto rispetto, da “Rotten to the Core” a “Necroshine” passando per “Overkill” e “Coma” e proprio per questo il voto sarebbe sicuramente alto se dovessi tener conto solo delle song, ma data l’inutilità della raccolta cala enormemente; l’unica cosa che gli fa guadagnare la sufficienza è il prezzo poichè è onesto ed abbastanza basso per un doppio.
In definitiva se proprio non sapete da dove cominicare con la discografia degli Overkill questo doppio potrebbe fare per voi, altrimenti lasciate perdere.