“I believe in my music…and you?”. La storia di Niccolò Abate è uguale a quella di tanti giovani adolescenti con la testa piena di sogni: l’amore per la musica, l’ascolto di un CD che ti cambia la vita, le prime lezioni di piano a quattordici anni. Poi a vent’anni il primo demo: signore e signori, “Here We Are”. Un titolo che sa di benvenuto, tanta autoreferenzialità e un pizzico di spregiudicatezza che se da una parte può sembrare ingiustificata è al tempo stesso indice di una vivacità tutta giovanile e di una gran voglia di dire la propria. Così partendo dalla lezione di bands come Stratovarius, Sonata Arctica, Nightwish ed Epica Niccolò sfoggia nei tre brani del demo tutta la sua abilità compositiva. Sottolineo “compositiva” perchè se pensate di trovarvi davanti soltanto ai consueti virtuosismi accademici siete fuori strada. Tutte le tracce sono infatti costruite su un’idea molto semplice, una melodia portante che la caratterizza e da cui il giovane tastierista milanese prende spunto per dilatare le composizioni a proprio piacimento, giocando sulle dinamiche e sugli arrangiamenti. La title track è una splendida cavalcata tutto da cantare con un delizioso stacco centrale dal vago sapore maideniano, al pari dei cambi di tonalità e degli arpeggi di clavicembalo. “Sacrifice” ricorda da vicino i primi Nightwish grazie ad un tappeto sonoro più tipicamente metal. Per un titolo come “18 years” infine, cosa c’è di meglio di un pomposo arrangiamento orchestrale dall’ incedere lento e solenne? Il pezzo ricorda in certi punti le atmosfere di quello che reputo uno dei pezzi più geniali ascoltati negli ultimi anni; sto parlando di “Mana” degli Equilibrium, vera e propria delizia per gli amanti del metal sinfonico. A soli vent’anni Niccolò ha composto melodie, testi, arrangiamenti, orchestrazioni, suonato tastiere, sintetizzatori e piano; mi viene da pensare per un attimo a cosa potrà tirare fuori dal cilindro questo ragazzo se avrà costanza, ispirazione e parafrasando la scritta all’iterno del CD, se continuerà a credere nella sua musica. Ad accompagnare Niccolò nella sua prima prova in studio l’Albero Musicale di Saronno, una delle tante scuole di musica che pullulano nella provincia di Varese, terra che vanta un considerevole numero di musicisti qualificati e appassionati. Concludendo, in “Here we are” c’è tutta la spregiudicatezza dei vent’anni, la voglia di osare e di dire tutto quello che ci passa per la testa senza tanti giri di parole. Eccoci qui, mi chiamo Niccolò, ho vent’anni e una passione viscerale per il metal sinfonico. E aggiungo, un gran futuro davanti. I believe in my music…and you?

A proposito dell'autore

Post correlati