Finalmente, dopo tanti anni di onorata carriera sia come turnista per nomi famosi della musica italiana e straniera, che da insegnante (penso che i suoi metodi siano ultranoti a tutti i chitarristi italiani), il grande Giacomo Castellano esordisce con il suo primo album solista intitolato “Cutting Bridges”. Il titolo e’ stato scelto apposta per indicare la sua intenzione di voler lasciare da parte il suo bagaglio musicale del passato.
Quest’album e’ in pratica una fusione di tutte le sue idee ed improvvisazioni raccolte in questi ultimi dieci anni e cerca di essere un insieme di diversi spunti musicali a volte non strettamente legati al puro solismo. Difatti chi pensa di trovarsi di fronte ad un ennesimo album di puro shred si sbaglia tantissimo dato che qui regna la voglia di sperimentare, di esplorare diversi campi musicali, perchè alla fine cio’ che conta e’ la musica (ne è un esempio il funk-hip-hop di “Music-Part One”). Inoltre se notate la lunga lista dei musicisti e degli strumenti utilizzati per questo album potrete meglio comprendere quello che sto cercando di illustrare.
L’album inizia benissimo con l’esplosiva “Gaztambide”, molto ben curata nell’arrangiamento, e la semi contry-rock “LFL” con un uso magistrale dello slide, per poi passare attraverso sperimentazioni come la gia’ citata “Music (Part One)” e la conclusiva “Cutting Bridges #1” dove il chitarrista non segue alcuna regola compositiva e si abbandona al solo istinto creativo.
In questo album troviamo anche brani cantati ed e’ è impossibile non rimanere affascinati dalla splendida e sensuale voce di Rossella Ruini che interpreta in maniera stupenda ben tre brani, tra cui la soave “The Dream Laying On My Bed” caratterizzata da un climax stupendo. Ritornando invece al discorso chitarristico segnalo la grandiosa “Garbage”, un lento che contiene un bellissimo assolo, molto vissuto e suonato con l’anima e la pesante “Ariete”, con uno stile che ricorda vagamente quello di Steve Vai.

Insomma, Giacomo ha voltuo esordire in modo non banale, non mettendo in mostra la sua già conosciuta abilita’ ma donandoci quello che lui avverte della musica. Un cd da avere assolutamente!

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