Soddisfacente esordio assoluto per i Forhekset, quartetto umbro che si affaccia sulle scene con un lavoro di quattro brani che, nonostante il solito discorso-demo legato ad un giudizio parziale, piacciono per il modo in cui vengono concepiti ed offerti al pubblico in questo ‘First step to nowhere’. La formazione perugina ha gusto e decisione nel tracciare le coordinate di un disco che trova una propria marcata identità nell’ispirazione, neanche troppo nascosta, a quel black metal dalle tinte glaciali che spesso porta alla mente i nomi di Dissection ed Immortal. Niente di originale dunque, ma concepito con omogeneità, qualità ed un gusto fuori dal comune che consente alla band di fornire un prodotto ascoltabile e quanto meno lontano dal solito calderone della copia conforme. I ragazzi infatti, senza mai spegnere l’impronta “nera” suggerita dall’ispirazione nordica, non disdegnano variazioni sul tema che vanno da sprazzi vicini al death metal più primitivo fino ad una particolare cura per atmosfera e melodia che, nel contesto illustrato, non può non portare alla mente gli Ulver. Un climax emotivo ed arioso che si accentua con lo scorrere della tracklist partendo dalle eleganti linee armoniche di “Whithered Wings” per crescere pian piano e raggiungere il suo apice negli arpeggi acustici della conclusiva “Holzwege”. Il risultato è un disco che, relativamente al discorso demo, piace per una qualità ed un bacino di idee trasparenti a prescindere dalla solita produzione deficitaria (e questa volta in modo particolare) ed un approccio vocale decisamente migliorabile. Una prova lodevole e rispettabile in attesa di una maturazione concreta e più consistente.