Molto particolare la proposta dei nostrani Erich Zann. Con “Some Music Of” raggiungono l’ambito traguardo del primo demo-cd autoprodotto, presentando ben sei brani inediti di cui uno, il primo, con funzione di intro. Ispirati dalla letteratura horror di H.P. Lovecraft, gli Erich Zann dimostrano di saper miscelare assieme diverse influenze musicali, costruendo il proprio sound attorno ad un metal prog dai forti rimandi classici. L’aspetto tecnico, al contrario di quanto si possa comunque credere, è messo totalmente in secondo piano dalla band, molto più attenta alle melodie ed all’atmosfera generale di ogni pezzo che alla sua mera riuscita strumentale. Nascono così, da questi presupposti, brani come “Deception”, lunga ed eterogenea composizione stilistica, “Through Her”, dai risvolti più profondi e “Samsara”, episodio che chiude in maniera apprezzabile il demo-cd. Sin qui tutto bene, rimangano dei dubbi sulla produzione (cosa normale in questi casi), che non valorizza appieno l’impatto ed il dinamismo di certi passaggi, sulla prestazione vocale di Giulia, forse ancora non al top delle proprie possibilità e non sempre all’altezza della situazione, e sulla tediosità generale di alcuni frangenti, legati soprattutto alla presenza di non poche digressioni strumentali. Un bilancio soddisfacente dunque, in grado di inquadrare questo “Some Music Of” come un’opera prima da cui prender spunto, in futuro, per migliorare e peculiarizzare oltremodo la propria proposta musicale.

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