Gli Elisya sono un gruppo italiano che propone una miscela di black ed elettronica in salsa gothic, musica che non disprezzo affatto ma che ormai non è più una sorpresa, avendo già diverse band tentato in passato questa via con risultati decisamente migliori. “Across” è infatti un disco afflitto da alcuni difetti che ne minano la resa in maniera abbastanza grave. I problemi principali della band sono a mio avviso una certa ingenuità nelle composizioni e soprattutto una interpretazione vocale non sempre all’altezza (“Beginning” è imbarazzante, per esempio, ma anche certi stacchetti all’interno di altre canzoni sono abbastanza fastidiosi e a volte rovinano un brano altrimenti interessante, come accade per esempio con “Ordet”), due elementi che, purtroppo per gli Elisya, riescono a togliere molta attrattiva al disco. Oltre a questo poi anche la produzione avrebbe probabilmente dovuto essere più “chirurgica” per rendere al meglio il tiro dei pezzi, tuttavia questo è un difetto minore. Peccato, perchè delle idee interessanti ogni tanto ci sono (“Intro-Jihad” e “Fear Negatron Burner” per esempio sono due pezzi abbastanza carini, probabilmente non a caso sono stati messi in apertura di disco) e bocciare un progetto del genere mi dispiace (ho la sensazione che in questo campo ancora di cose da dire ce ne siano).

Non me la sento quindi di assegnare una sufficienza ad “Across”, ho però visto sul sito che da un po’ di tempo la band si è “allargata” e da duo è diventata quintetto, mi auguro che questo porti ispirazione agli Elisya, che probabilmente risulterebbero molto più interessanti se suonassero un po’ più personali e soprattutto se evitassero certe cadute grossolane (riscontrabili soprattutto nel cantato pulito e nei momenti più “teatrali”).

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