I Dysthymia nascono nel 2000 come sedicenni con la passione per la musica. Suonano cover dei loro gruppi preferiti sino a quando, dopo qualche cambio di line-up, decidono di comporre proprie canzoni. La loro passione è il death metal americano, quello più “marcio” e primordiale (Death in primis) strizzando l’occhio ad una certa cura per la tecnica. Certo non stiamo parlando di mostri di tecnica, assolutamente, però i ragazzi ce la mettono davvero tutta, si impegnano a dovere. Il riffing è talgliente anche se un po’ monotono, la sezione ritmica eccelsa e il cantato adatto alla situazione. Sei brani per quasi 30 minuti di death metal che difficilmente si concede alla melodia anzi, a tratti fa sue sfuriate proprie del black-thrash. Insomma, se da un lato i Dysthymia non inventano nulla di nuovo (probabile che non vogliono), dall’altro mostrano capacità, passione e coerenza. Stando alla biografia dovrebbero essere poco più che ventenni, avranno modo di crescere e migliorarsi no? Se in fase solista purtroppo non danno il meglio, in fase ritmica riescono a tessere trame davvero degne di nota… basti ascoltare “Feaar” con i suoi repentini cambi di tempo per rendErsi conto della bravura di questi quattro giovani. Un po’ monotona forse l’iniziale, con il riff portante abusato, ma i restanti brani, “The realm of puppet-souls” e “Dusk of silence” su tutti, sono veramente degni di una band death metal che si rispetti. Un package curato con una bella copertina, un libretto interno con testi, foto ed informazioni varire, rendono “Mind… Will… Action” un prodotto di prim’ordine! Nient’altro da dire, se non che aspetto loro notizie (e soprattutto dischi) in futuro!