Primo disco solista anche per David Readman, cantante dei Pink Cream 69, che ci delizia con un album dalle tinte fortemente aor oriented unite a un buon mix di hard rock e heavy metal. Prodotto da Dannis Ward questo disco auto titolato ci mostra un Readman davvero capace e ispirato dietro al microfono confermandosi ancora una volta un artista in grado di regalare ai propri fan un lavoro sopra la media e caratterizzato da una buona dose di musica e di ottime melodie.

Accompagnato da interpreti eccezionali come Tommy Denander e Gunter Verno, Readman piazza subito una tripletta di brani davvero niente male e dà inizio alle danze con “Without You”, dall’andatura tipicamente aor, seguita da “Evil combination” più vicina all’hard rock e da “Take these tears” brano più leggero e melodico che assieme a “Gentle touch”, e “Love in vain” rappresentano l’anima più intimista di quest’album. Nonostante la reale mancanza di veri e propri capolavori, Readman riesce a confezionare un prodotto molto competitivo e capace di colpire diritto nel segno grazie ancora a brani come “Wild in the city” o la banale ma efficace “Long way to heaven” che sebbene non spicchino certamente di originalità conferiscono tuttavia una discreta energia che riesce in breve tempo a esaltare l’ascoltatore. Finale semi acustico e Readman ci regala due brani come “New Messiah” e “Over the ocean” che grazie all’uso di chitarre acustiche ottimamente fuse con gli strumenti elettrici e il piano chiudono in maniera ottimale questo progetto solista del cantante inglese.

Quest’opera rappresenta una piacevolissima sorpresa e nonostante non sia nulla di eccezionale, riesce a farsi ascoltare grazie all’immediatezza che contraddistingue la maggior parte dei brani. Consigliato.

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