La storia, probabilmente, non è stata poi così magnanima con i Crimson Glory. Se alcune cose, nel pieno dei famigerati anni ’80, fossero andate diversamente e se un album fenomenale come questo ‘Transcendence’ avesse riscosso, a suo tempo, il successo che meritava, oggi troveremmo di certo il nome degli americani tra i big five del settore heavy metal mondiale.
Qualcosa, però, ha fatto si che il meccanismo infernale del music business si inceppasse e che le speranze di successo dei nostri fossero lasciate in mano alla voglia di riscoperta del passato delle giovani leve che si sono a loro succedute e che verranno…

‘Transcendence’ è il secondo lavoro dei Crimson Glory. A seguito dell’ottimo (e omonimo) album di debutto, i cinque confezionano il lavoro più ispirato della loro breve carriera (seguiranno il controverso ‘Strange And Beautiful’, e ‘Astronomica’ con alla voce Wade Black). Un prodotto estremamente solido, caratterizzato da un heavy metal pesante, dinamico, dalle influenze thrash e progressive in perfetto stile americano. Miscelati assieme, tutti questi elementi gettano le basi di una proposta sonora che viene capitalizzata al meglio da una delle voci più potenti ed espressive del panorama metal, quella di Midnight. Dotato di potenza, estro, fantasia e tecnica, il cantante americano ricorda il Rob Halford dei tempi migliori, quando strabiliava sia sulle tonalità improbabili dei suoi falsetti che su quelle più abbordabili ed espressive di brani alla ‘Beyond The Realms Of Death’. Insomma, un’alchimia perfetta di suoni, voci e testi, altro aspetto fondamentale della proposta dei Crimson Glory. Un’alchimia che raggiunge i suoi acmi compositivi su brani aggressivi come ‘Red Sharks’, sui passaggi più cadenzati e atmosferici delle bellissime ‘Lady Of Winter’, ‘Painted Skies’ e ‘In Dark Places’, o sulla poesia di un brano esemplare come ‘Lonely’, all’epoca uno dei pezzi più trasmessi dalle radio del settore.

Episodi, questi, che rivendicano all’interno della scena un’importanza storica ben maggiore di quella attuale, sebbene siano sempre di più le persone che si avvicinano alla parentesi artistica del combo con rispetto e riconoscenza.

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