Dopo tre anni di assenza dalle scene tornano in pista i Crest Of Darkness con un platter, dal nome “Evil Knows Evil”, che sicuramente non farà la gioia di molti. I 3 pseudo-blackster continuano a propinarci il loro grezzo e marcio Black-Thrash, ma solo concettualmente dato che a conti fatti la produzione è tutt’altro che adeguata al genere proposto e la band vanta il passaggio attraverso gli Outer Sound Studios che ha donato a questo disco un suono decisamente troppo raffinato e più adatto a band di Black Metal melodico.

Ma a dirla tutta anche con una produzione più marcia e minimale il disco non ne avrebbe giovato più di tanto, dato che è la sostanza prima di tutto a mancare. Canzoni senza nè capo nè coda sorrette sì da una buona tecnica strumentale, ma assolutamente prive di ispirazione. Raramente si ascoltano riff o passaggi decenti, poi i numerosi brutti stacchi e la voce tutt’altro che stupenda rendono questo disco un lavoro assolutamente privo di mordente.
A rincarare la dose c’è anche dire che i Crest Of Darkness sono molto poco umili dato che su una base decisamente poco solida e qualitativamente indecente vanno ad inserire elementi di rifinitura (comunque tutt’altro che eccellenti) che potrebbero risaltare in modo positivo su un album di valore, ma su un disco del genere risultano decisamente inutili, fuori luogo e anche pacchiani in relazione alla musica e allo spirito che i nostri dovrebbero proporci.

Forse la band dovrebbe guardarsi con un po’ più di autocritica e assimilare prima le basi del genere piuttosto che darne una loro interpretazione decisamente fallimentare. Le uniche tracce che si salvano sono la sesta “The Lust” nella quale i Crest Of Darkness riescono, grazie all’aiuto di suoni sintetici a creare quel marciume e quel senso di inquietudine che il lavoro chitarristico proprio non riesce a dare e l’ultima “Warhead 666” dove finalmente (troppo tardi oramai) spunta fuori qualche bel riff ed un songwriting accattivante. Solo per i fan.. se esistono.

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