Cari amici di Heavy-Metal.it, eccomi qui pronto come sempre a recensire uno dei ritorni discografici più attesi: quello dei tedeschi Axxis. Questa per loro è stata una vera e propria prova del fuoco perché, dopo il deludente ed appena sufficiente Time Machine, una vera e propria macchia nella gloriosa carriera discografica della band che ci ha regalato dei veri e propri gioielli il più prezioso dei quali è in assoluto Kingdom Of The Night. Il gruppo, guidato dall’eclettico e creativo Bernhard Weiss, ha fortunatamente deciso di cambiare rotta. Ed ecco che, quasi per magia, il gruppo è riuscito a tornare quello di un tempo, riuscendo quasi ad emulare i fasti degli esordi. Paradise In Flames è un’alchemica miscela di Hard Rock e Power Metal melodico. Sin dalle prime note dell’intro “Paradise In Flames”, l’ascoltatore viene proiettato in un viaggio onirico ma allo stesso tempo eccitante che viene bruscamente interrotto dall’irrompere di “Dance With The Dead” e “Tales Of Glory Island”, brani caratterizzati da riff potenti ed allo stesso tempo accattivanti che si alternano a facili melodie e cori irresistibili; ma ecco giungere “Take My Hand”, “Will God Remember Me”, “Talisman”, “Stay By Me”, brani che, grazie al titanico lavoro dell’ascia del gruppo Wehmeyer ed agli inserimenti di tastiera di Oellers, magistralmente diretti dalla sezione ritmica formata da Niemeyer e Hilgers, fanno riemergere, come un’araba fenice, l’anima più rock della band. Il gruppo si concede un momento di pura atmosfera con il brano ”Don’t Leave Me”, una splendida e struggente ballata che contiene uno duetto a dir poco elettrizzante tra Weiss e la cantante Lakonia. Se proprio dovessi trovare un elemento negativo in un album che posso, senza ombra di dubbio, considerare un piccolo capolavoro, lo dovrei ricercare nelle atmosfere gotiche ma al tempo stesso molto scontate di “Lady Moon”. Ma la band supera agevolmente questo “peccato veniale” con “Ice Wind”, “God Of Rain”, “Passion For Rock”, una vera e propria serie di mazzate sonore scandite da riff assassini e da un ritmo che non concede la minima tregua. La novità presente in Paradise In Flames è rappresentata dal sodalizio artistico stretto con l’affascinante e talentuosa cantante Lakonia, le cui qualità tecniche ed artistiche hanno subito spazzato via tutte le perplessità che si erano venute a creare (alcuni avevano pensato che gli Axxis volessero divenire dei concorrenti dei Nightwish). Se siete amanti delle melodie e delle sonorità targate Germania, ma ne avete abbastanza di ascoltare canzoni inneggianti a draghi intonate da dei perfetti cloni di Michael Kiske, con la doppia cassa che va a centottanta di metronomo questo album fa proprio al caso vostro.
Considerando poi che la versione in digipack conterrà, come bonus track, il brano “Break Your Soul”, la versione estesa di “Tales Of Glory Island”, uno screensaver ed il video della realizzazione dell’album, posso solo dire che un album del genere sia un gioiello da comprare a scatola chiusa!

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