Solamente da pochi mesi è disponibile il promo di questa interessantissima band, che è già riuscita a far parlare di se, con la musica e coi fatti. Parliamo di una formazione musicale estesa tra Lombardia, Piemonte e Sicilia; e a quanto pare i membri non sembrano minimamente interessati alla lontananza tra di loro, pur di produrre. Dunque quale sarebbe il significato di questo prodotto? Qualcosa di completamente indefinibile nel suo genere, già di per se indefinibile.

Il genere portante è un tecnico ed estremo black metal, totalmente fuso a una selvaggia elettronica con cenni alle sonorità industrial e dubstep; per farla breve un vero delirio; ma sottolineiamo, un delirio perfettamente calcolato e non casuale. Le danze si aprono con la prima traccia: “Pillar.past.present”. Un vero pugno di liriche contro la cristianità e le sue limitazioni, i suoi valori errati, considerati in ambito dialettico e territoriale in quanto a tradizioni circolari, sorpassate e intrise di malvagità, ma più si procede nell’ascolto più si nota la presenza dell’elettronica, sia per quanto riguarda il singolo pezzo, sia per la totalità del prodotto. Passando alla seconda track “For a hint of divinity” è possibile capire la grande capacità che il gruppo si trova tra le mani di fondere generi completandosi con un sound compatto, un tappeto elettronico alternato al più bestiale black metal, in grado di far risaltare sia l’una che l’altra fazione sonora, un vero muro acustico che non lascia scampo. Con l’ultima track “A strange old practice” si giunge al caos più totale. Qui il black metal non c’entra più nulla, solo l’elettronica è sovrana, sostenuta da una dubstep tirannica e dispotica.

Al di la della solita questione “gusti”, capita raramente di imbattersi in una band simile, se questo è l’inizio non poteva che essere migliore. Le registrazioni sono ottime e ben definite, un artwork delineato. Le ultime dichiarazioni del cantante/chitarrista, che si fa chiamare Cod.5111, lasciano supporre l’uscita del full-lenght a breve. Che dire? Con un inizio così intransigente speriamo che riescano a mantenere il livello delle aspettative, poiché è dura trovare simili progetti sul suolo italiano e, i pochi che abbiamo, cerchiamo di tenerceli ben stretti, con le unghie e con i denti.

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