Poco tempo fa vi avevo già parlato di questi italiani Airborn, avevano conquistato lo spazio di Lighs On Demo con il loro “Flyin’ Start Promo”.
Ora ci troviamo di fronte al full length che, sinceramente, aspettavo impazientemente viste le premesse.
Ovviamente toccherà ripetermi dato che ritroviamo, tra le 13 tracce di questo debut album, le 5 già presenti sul Promo, ma ne vale la pena!
La prima cosa che vi saltera’ all’occhio e’ il cd, di quelli completamente neri alla “Playstation” tanto per intenderci… Passando alla musica invece il disco si apre con una breve intro strumentale per poi passare subito alla
title track che fa’ subito intendere l’andamento del disco: power speed metal “alla tedesca” (Gamma Ray/Helloween), tastiere da tappeto e mai troppo invadenti… Sicuramente la title track non è la traccia migliore del disco ma è ottima per entrare nel mondo degli Airborn.
Con “Born to Fly” iniziamo a sentire quei cori che sono uno dei punti di forza del gruppo, azzeccati davvero, e sicuramente non può sfuggire la capacità tecnico/compositiva dei ragazzi. Buona traccia ma sicuramente la seguente “The Hero” la supera: è la prima delle cinque tracce già presenti nel Promo e farà anche da tappeto musicale per il filmato presente nel cd (di cui vi parlerò dopo). Ottimi riff, coro perfetto, insomma una di quelle tracce che entrano in testa al volo… e lo stesso discorso vale anche per “Projectyle”, un’altra chicca presente in questo album soprattutto il riff portante e l’assolo. Da non perdere assolutamente!
“Cry Now” invece si discosta da tutte le tracce presenti nel disco, un quasi lento che sicuramente all’inizio non potrà che farvi venire in mente i riff alla Iron Maiden, ma solo l’inizio non fraintendete. Personalmente l’avrei posizionata diversamente nella tracklist, spezza troppo l’andamento del disco avuto fino a quel momento…
Se la traccia precedente poteva iniziare con un riff alla Iron Maiden la settima “New Hope” invece ha un riff portante che potrebbe benissimo essere uscito da un album degli “Helloween”, quelli ormai dei tempi andati
alla “Keeper of the Seven Keys part II” tanto per capirci. Sicuramente ai vecchi nostalgici come me non potrà che fargli piacere.
Altro pezzo forte è “Wings” dove, come nel Promo, ritroviamo una voce a molti conosciuta: Alessio duetta con Piet Sielck (Iron Savior), ma state pur certi che non è la presenza di Sielck a catapultare questa traccia tra i momenti migliori dell’album, bensì i riff accattivanti, originali ed i cori ai quali ormai gli Airborn ci hanno abituati.
Altre tracce degne di nota sono la “repubblicana” No More Kings e la bonus track “Freedom to the World”, in quest’ultima particolarmente si nota un leggero cambio di stile degli Airborn, una tastiera che si fa un po’ piu’
largo tra gli altri strumenti accompagnata sempre da riff personali (chi ha detto che il buon Power/Speed lo sanno fare solo i tedeschi?).
Si chiude l’album in bellezza (anche se poi c’e’ ancora l’outro) con “Sky City” che ad un certo punto, per un istante, non potrà che far venire in mente una certa “I Want Out”, ma è da considerarsi come una specie di citazione ad un grande gruppo (sempre gli Helloween ovviamente).

Conclusioni? Mi sembrano superflue, solo un consiglio: non lasciatevelo sfuggire!
Ah dimenticavo, nella traccia dati è presente un simpatico filmato in 3D, che ha come base “The Hero”, dove i personaggi sono gli stessi componenti del gruppo in versione “cartonesca”.

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