Scrupolosità, passione e determinazione. Sono le peculiarità di Giovanni Parisi, unico nome che si cela dietro il progetto Against The Tide e che giunge, con una determinazione a dir poco invidiabile, alla stesura solitaria di un lavoro per nulla inficiato da una line-up tutta da costruire. Nell’esordio assoluto della sua nuova creatura, infatti, il musicista, già noto alle scene per la sua militanza in Embrace My Ruin e Beyond The Rage, mostra di avere una perfetta concezione globale del lavoro da servire, curato in ogni aspetto con attenzione ed una “mano” già tangibile in soli tre brani. Lo stile racchiuso nei venti minuti scarsi di ‘Towards The Nothing’ è un death metal di matrice melodica attento a proporsi con stile e quella personalità necessaria e sufficiente a non elaborare il solito pastrocchio da plagio. Le stesse influenze (Demonoid su tutti), seppur tangibili, sono ben distribuite ed assorbite all’interno di brani piacevoli e sorprendenti sia per le mille sfaccettature mostrate sia per le strutture asimmetriche e mai scontate. Un’opera che sa essere sobria, asciutta e violenta quando è il momento di fare trazione sull’ascoltatore, così come emozionare all’atto in cui si ferma a tessere melodie capaci di una decadenza al limite del gothic di buon gusto. Pur armandosi di pignoleria ed andando a constatare l’utilizzo di una fastidiosa, ma ben programmata, drum machine è difficile trovare nei pesanti a quattro tracce in cui vige un equilibrio costante tra suoni e strumenti, siano essi le potenti chitarre, rari interventi in piano o i break più lenti ed emozionali. L’intervento al microfono di un graffiante ed espressivo Michele ‘o nir’ Pirozzi (Disphere ed ex Near Death Experience) e la sua cura ad una produzione sopra il livello di molte uscite autoprodotte contribuiscono ad esaltare un platter già piacevole e sorprendente. Giù il cappello di fronte all’ennesima prova di forza e qualità dell’underground tricolore.

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