Tanto onesto, sudato e sincero sapore di underground. E’ questo ciò che traspare dalle circa due ore da questo ‘TMF2006′, DVD che vede la luce dopo qualche piccolo imprevisto e va ad immortalare, con sincerità e dedizione, quelli che sono stati i momenti salienti della quinta edizione del Total Metal Festival.

Quattordici esibizioni live, consistenti in un brano per ogni band partecipante, una sezione foto ed un’altra contenente interessanti e simpatici backstage per un’opera che si pone come emblema di volontà e passione. Tutto è pervaso da un’aria informale, propria di una grande festa tra amici. Dalle immagini mai perfette, il fare confidenziale con cui le band si parlano, un suono mai chiaro e pulitissimo, passando per riprese statiche e legnose. Elementi altrove dannosi ma che qui apparirebbe scontato, fuori luogo e demenziale andare a giudicare. Qui sono gli occhi delle band emergenti a fare testo, tra l’orgoglio ed il timore di calcare lo stesso palco dei Necrodeath. E’ così che diventa un piacere ascoltare e scoprire band emergenti semi-sconosciute come Backjumper e Reality Grey, e ritrovare gruppi che, chi scrive, aveva già apprezzato sulle uscite autoprodotte come Subliminal Fear e Dew Fall. A questo si aggiungono le lodevoli performance di apprezzatissime promesse come Ingraved, Disguise ed Admiron che, con performance aggressive mai timide, giustificano l’entusiasmo di chi continua a scommettere su di loro e le esibizioni di chi è ormai una certezza. Tra questi spiccano senza dubbio Sudden Death e formazioni che hanno già calcato palchi prestigiosi come Rain, Highlord e DGM. Band, queste ultime, che potevano apparire inizialmente fuori luogo in un bill orientato all’estremo ma che, con l’esperienza maturata su stage del calibro del Gods Of Metal, con un unico brano catturano l’attenzione anche di uno spettatore da divano. Finita quello che è un lunghissimo e godibile corridoio di presentazione si arriva al cuore della serata con i Necrodeath e la loro rinomata verve. Il pezzo scelto per questo supporto ottico, inaspettatamente, è la stupenda “Mater Tenebrarum” (intensa fino a strappare applausi casalinghi), giusto suggello ad una giornata che mostra la salute passate, presente e futura del metal tricolore e di una scena che, tra silenzio generale, continua a far rumore. Supporto!

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