E sono tornati. Così si potrebbe esclamare per il ritorno dei Virgin Steele, un gruppo longevo che ha pubblicato album con una certa discontinuità. Mai troppe notizie, un sito internet decisamente scarno per un gruppo da sempre (giustamente) annoverato tra i grandi del metal. A distanza di quattro anni i nostri tornano con un imponente progetto, anche se non sono nuovi a progetti mastodontici, intitolato The Black Light Bacchanalia, che uscirà in svariate edizioni tra cui triplo LP.
Ora immaginiamo che sul cd non sia presente il logo dei Virgin Steele, e quindi ci troviamo l’album di un gruppo perfettamente sconosciuto e che magari è alla ricerca di un contratto discografico.
Se è vero che sia gli editori che i discografici leggono solo una parte di un libro, le prime venti pagine, o ascoltano solo pochi minuti di un cd, rispettivamente, cosa dovrebbero pensare di questo nuovo lavoro? Metterebbero sotto contratto un gruppo con un album simile?
Io purtroppo per fortuna non sono un discografico e mi piace sviscerare un album, ascoltarlo decine di volte prima di parlarne.
The Black Light Bacchanalia è un album che mi ha lasciato peggio che deluso, privo di mordente, decisamente scarno nella struttura musicale. Non riesce a rappresentarmi un serio album di Heavy Metal, non riesce a rappresentarmi una Metal Opera, insomma cosa mi trasmette? Noia. Il nuovo lavoro, già dai primissimi minuti è soporifero, le chitarre sono abbozzate, non c’è la minima voglia di farsi sentire, noiose e sempliciotte, eccetto alcuni fugaci momenti di genio. A nulla serve la splendida voce di De Feis, sempre in gran forma, e una doppia cassa con un bruttissimo effetto drum machine, a renderlo un album degno di essere inserito alla voce Heavy Metal se le melodie sono banalmente sciocche, e le chitarre quasi inesistenti.
Un vero peccato per il ritorno sulle scene di un grandissimo gruppo, che già con gli ultimi lavori mi aveva lasciato l’amaro in bocca, ma che speravo si fosse ripreso dal torpore. Preferisco riascoltare i due Marriage, Invictus, e compagnia bella. Ma The Black Light Bacchanalia è, a mio modestissimo parere, un buco clamoroso.
Per tornare al discorso del gruppo in cerca di un contratto, penso proprio che direbbero “Grazie, le faremo sapere”.

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