Tornano i progressive metallers tedeschi Vanden Plas con questo nuovo “Chronicles Of The Immortals – Netherworld (Path 1)”, settimo album della loro carriera. Come annunciato, e come si evince dal titolo, il disco è un concept ispirato alla saga de “Le cronache degli Immortali” dello scrittore horror/fantasy tedesco Wolfgang Hohlbein, acclamato in patria al pari di uno Stephen King.
Il disco si sviluppa nella maniera classica dei concept, quindi la musica prosegue ininterrottamente lungo le dieci ‘visioni’ che compongono l’album. Ciononostante le tracce di “Chronicles Of The Immortals” sono tutte più che riconoscibili.
Lo stile è quello a cui i Vanden Plas ci hanno abituati, con melodie raffinate, parti elaborate e progressioni guidate dalla caratteristica voce di Andy Kuntz. Rispetto agli altri dischi della band, probabilmente per via del tema del concept, su “Chronicles Of The Immortals” si trovano anche passaggi più orchestrali e cinematografici, atti a caratterizzare la storia e i personaggi della saga.
Il combo tedesco si esprime quasi sempre con atmosfere eteree e pacate alternate però a momenti più heavy e a fughe strumentali decisamente elettriche. “Chronicles Of The Immortals” è per forza di cose un album che va ascoltato (e apprezzato) dall’inizio alla fine e risulta difficile estrapolare una traccia fuori dal suo contesto, anche perché il livello del disco è omogeneamente buono lungo tutta la sua durata. Probabilmente tra le ‘visioni’ che hanno maggiormente attirato la mia attenzione, segnalo la lunga The King And The Children Of Lost World, brano epico e ricco di particolari, in cui la band si esprime alla grande, mettendo in mostra sia le proprie doti compositive che esecutive. Efficace anche la più diretta Godmaker (non a caso scelta come singolo), davvero espressiva grazie all’ottima interpretazione di Kuntz.
“Chronicles Of The Immortals” è l’album che mi aspettavo da una band di classe come i Vanden Plas, positivo sotto tutti i punti di vista. Non è da trascurare la chiave di lettura del concept che è un valore aggiunto al disco. Ascolto quindi consigliato sicuramente ai fans della band e agli amanti del metallo più colto e progressivo.

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