Il 20 aprile 2012 esce finalmente il tanto atteso album degli Unleashed. I guerrieri del death metal, tornano a far tremare le casse del nostro stereo con Odalheim un disco registrato in tenuta Nuclear Blast in due anni di intenso lavoro. I quattro vichinghi, reduci da un genere che ultimamente danno per “morto” riescono a far riaffiorare i ricordi lontani del bellissimo “As Yggdrasil Trembles” e a lasciare i nostri spiriti nuovamente incantati davanti a tale maestria, pur essendo ripetitivi, di non crollare davanti al baratro del detto che circola da qualche tempo ovvero “..ormai il vero death metal è morto..” .
Perciò miei cari signori, posso confermare che in realtà questo detto non è proprio corretto. Con “Odalheim”, Hedlund e soci, hanno riportato questo genere sulle vette più alte delle classifiche del death metal con un album di tutto rispetto che gode soprattutto di un’ ottima qualità di registrazione e di riff.

Gli UNLEASHED sono considerati il primo gruppo death metal impegnati a scrivere brani con testi basati sulla vera storia del viking scandinavo, quindi hanno portato in Europa una fetta importante dell’evoluzione storica genetica di questo genere intenso, quanto intrigante e complicato da capire. In questo album vi sono anche diversi riferimenti allo stile celtico che spesso è rappresentato dalla cultura nordica appunto della scandinavia, inoltre troviamo anche un modo diverso da parte degli Unleashed, di porsi al pubblico con testi basati anche sulla ricerca dell’anima e la conoscenza interiore del proprio “IO”, il ricordo di un mondo pre-cristiano e folklore norreno. Undici tracce per un totale di quasi cinquanta minuti di puro stile vichinghico a tutti i livelli. Un disco intriso di qualità tecnica e grande sicurezza dei componenti della band ottenuta grazie agli anni di esperienza musicale alle spalle che li vedono attivi fin dal lontano 1989 dopo lo scioglimento del progetto iniziale “Nihilist”.

Il percorso formativo e musicale di questa grande band è stato portato a raggiungere il massimo dei voti da parte degli ascoltatori anche questa volta, per quanto riguarda l’ultimo capolavoro uscito solo venti giorni fa, ridestandoci dal letargo invernale di cui eravamo precedentemente succubi.
Una nuova primavera del viking death metal è arrivata portando “Odalheim” destinato a brillare nel tempo.

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