Prima ancora di ascoltare questo “Ragnarok” dei Tyr ne avevo sentito parlare piuttosto bene da diverse fonti, per cui mi aspettavo, se non un disco capace di esaltarmi, almeno un lavoro capace di colpirmi per qualche aspetto particolare… peccato che le cose alla fine non siano andate esattamente così! L’ora di musica contenuta in questo dischetto mi è scivolata addosso come se niente fosse, ho infatti trovato la miscela di epic e prog (arricchita da “sapori” folk, heavy e doom) proposta da questi ragazzi abbastanza innoqua, gradevole sì, ma incapace di colpirmi. Il disco si sviluppa praticamente tutto alternando una canzone vera e propria ad un intermezzo strumentale, tuttavia non c’è stato un solo momento capace di infilarsi veramente nella mia testa, canzoni ed intermezzi ad ogni ascolto mi sono entrati da un orecchio ed usciti dall’altro, risultando un sottofondo gradevole, ma nulla più. Non ha poi aiutato in questo senso la “monolicità” del disco, che dopo un po’ di pezzi tende a distrarre sempre di più la mia attenzione, già non destissima nonostante gli sforzi…

Alla fine non posso comunque assegnare un’insufficienza a “Ragnarok”, poichè brutto non è e tutti gli ascolti sono passati piuttosto gradevolmente, tenete però presente che è un lavoro del quale non mi è venuto in mente un solo brano da citare nella recensione, il che non è di certo un buon segno (anche se va detto che ci sono dischi validi che si prestano ad un ascolto fiume e “avvolgono” lo spettatore per tutta la durata grazie alle atmosfere ricreate e non colpendolo per qualche brano in particolare, ma come avrete capito non è questo il caso).

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