Abbiamo dovuto attendere ben quattro anni per ascoltare la nuova creatura di Peter Steele; è servito aspettare così tanto? Inutile dire che i Type O Negative sono ormai una certezza e che la loro vena creativa, spero, non morirà mai e non smetterà mai di stupirci.
Questo “Life Is Killing Me” è un po’ differente, come approccio, rispetto al precedente “World Coming Down” ed al grandioso “October Rust” che io adoro. “Life Is Killing Me” è sfrontato, è diretto, è sfacciatamente rock! “E quelle atmosfere dark indimenticabili dei dischi passati che fine hanno fatto?” vi starete chiedendo. Beh non disperate ! Se c’è una cosa che Pete e soci sono davvero in grado di fare è farci sognare e farci pensare, ed ogni singola canzone che compone “Life Is Killing me” ne è la conferma.
Quasi 75 minuti di musica sensibile e sfrontata, dolce ed irruente, 14 brani (più intro) accattivanti che si stamperanno nella nostra testa con una velocità assurda. E se il singolo “I Don’t Wanna Be Me” potrebbere essere il manifesto dello stato artistico odierno dei Type o Negative, è anche vero che non mancano le atmosfere malinconiche e sognanti presenti in “October Rust” come la grandiosa e malinconica “Anesthesia” che ascolteremo e riascolteremo sino all’infinito procurandoci seri danni cerebrali.
Non vi è un calo di tensione, di emotività, non avremo mai modo di sbadigliare o di distogliere l’ascolto perchè ogni nota riesce a catturare l’ascoltatore come non mai, con grazia e maestria (virtù di pochi, oggi).
E come spesso accade quando si ha a che fare con artisti di questo calibro, artisti che con il loro lavoro hanno influenzato decine di gruppi, è difficile identificare cali di qualità (forse perchè completamente assenti?); i Type O Negative, oggi, sono maturi, compatti ed efficaci, non perdono un colpo (mi vien da ridere pensando ai gruppettini di oggi che tentano invano di clonarli)! E se un tempo forse l’unico ostacolo per avvicinarsi ai TON era rappresentato dalla voce baritonale di Peter, oggi l’ostacolo è praticamente abbattuto. La voce è cambiata, si adatta più facilmente al nostro udito, è diventata più espressiva e ricca di sfumature. Impossibile rimanere indifferenti dalla bellezza di “(We Are) Electrocute” e del suo ritornello magnifico o alle melodie atipiche di “Less Than Zero” (chissà a chi è stata dedicata!). Difficile anche trascurare le scanzonatissime “Angry Inch” ed “I Like Goils” che riusciranno a farci saltare dalla sedia più di una volta.

Insomma che dire, se avete letto questa recensione sicuramente siete dei fan di Peter e soci e sicuramente avrete capito che “Life is Killing Me” è un album degno dei suoi creatori, altro non vi resta che recarvi dal vostro negoziante di fiducia.

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