Mi capitano spesso, di recente, CD autoprodotti in modo piu’ che soddisfacente che per uno abituato alle vecchie autoproduzioni in cassetta (spesso con una qualita’ molto approssimativa) e’ un aspetto positivo dell’evoluzione tecnologica in campo musicale, i Thy Gate Beyond provengono da Pescara e si cimentano con la vecchia scuola thrash metal.
In effetti e’ strano notare come, ultimamente, il genere trattato dai cinque ragazzi abruzzesi stia tornando prepotentemente in auge, sia a livello di grandi nomi (Exodus su tutti) sia a livello di produzioni nostrane (e qui non si possono non citare gli Enemynside).

Questi ragazzi fanno sul serio, la dedizione musicale e compositiva e’ incentrata sulla ricerca delle sonorita’ tanto care a chi ascoltava il genere thrash durante il suo apice nella meta’ degli anni ottanta, allora c’era un fiorente “sottobosco” dedito a questo genere, le idee non mancavano cosi come non mancano ai TGB, i brani di questo CD sono ben curati e altrettanto ben suonati. Particolarmente a suo agio la voce di Di Persio (in qualche piccolo passaggio risulterebbe utile limare alcune piccole pecche peraltro trascurabili), abile e convincente, cosi come il duo di asce formato da D’Agostino e Palumbaro; di buonissimo spessore anche la sezione ritmica, con Nicolucci alla batteria e, curiosita’, una ragazza al basso, cioè Silvia Antosa, precisa e molto pulita sia nell’impostazione generale che nei passaggi piu’ veloci e caotici, una bella sorpresa.

I brani sono tutti piuttosto curati e riusciti, la title track e’ sicuramente uno dei pezzi piu’ interessanti assieme a “Hellhound”, in quest’ultima l’impianto solista e’ veramente ottimo e vario, insomma questa e’ una autoproduzione che potrebbe tranquillamente essere scambiata per un CD stampato dalla grossa label di turno, il lavoro e’ targato 2003, mi auguro che nel frattempo i TGB abbiano continuato a lavorare e migliorarsi, per ora li promuovo pienamente e li consiglio ai lettori di Heavy-Metal.it

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