Album di debutto per i norvegesi Skumring. Forti un contratto con Aftermath Music (che sfoggia sempre sorprese per questo genere), riregistrano e pubblicano i tre brani del loro precedente demo, riarrangiati e rivitalizzati per l’occasione. Che dire.. se non lo avessi letto dalla bio, non lo avrei mai scoperto. Il primo brano, Søvn, è un delicato intarsio tra riff, arpeggi e la delicata voce di Cecilie. Il tutto composto con gusto e dedizione, senza lasciare nulla in secondo piano. Il secondo brano, la title-track, si discosta leggermente dalla prima composizione, facendo perno più sulle armonie chitarristiche. I riff si fanno più lenti e marziali, richiamando molto alla memoria le atmosfere di quei 3rd And The Mortal dei primi album, prima della loro intraprendenza sperimentale. Ma il brano si evolve, ed ecco che dalle atmosfere soffuse si entra in una tempesta movimentata, un rapido passaggio per una terza parte, meno armonica e piu malinconica, che conclude il brano. Per la chiusura si pone “Forfølgelse i Natten” brano più corposo, che paga tributo ai My Dying Bride (quelli di The angel and the dark river, per inciso) in molti spunti. Anche in questo brano si passa con naturalezza tra gli arpeggi ai riff pesanti e plumbei, i cantati soavi agli intrecci di chitarra, con la naturalezza (e il gusto) disarmante di chi sa cosa vuole comporre, e ha gli strumenti per farlo.

Nonostante le ottime qualità del lavoro, non mi sento di dare un voto completo in quanto riedizione di un demo. I numeri ci sono (e che numeri), i brani sono splendidi, ma sono solamente tre, forse un po pochini per giudicare. Mi aspetto il primo “vero” album a breve, che se mantiene le promesse di questo, sarà certamente un piccolo gioiello.

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