Avendo parlato in precedenza dei Nevermore, mi sembra doveroso doversi soffermare sui Sanctuary; una band, che come detto in occasione della recensione di “Dreaming Neon Black”, è stata tra le più sottovalutate e sfortunate nel panorama metal degli Eighties e dalla quale i Nevermore (che ricordiamo, nascono proprio da una costola dei Sanctuary) hanno ripreso il loro percorso musicale. Un incrocio tra il power americano e N.W.O.B.H.M., potente e allo stesso tempo oscuro.

I Sanctuary nascono a Seattle nel 1985 e dopo vari cambi di line-up, tra cui l’ingresso del cantante Warrel Dane, attirano l’attenzione di Dave Mustaine dei Megadeth, il quale produce il debut album “Refuge Denied”, pubblicato dalla CBS Records. Quest’album mostra la band alle prese con un Heavy metal dalle tinte dark, in grado di rielaborare lo stile di gruppi come Metal Church, Judas Priest e primi Queensryche, con Dane in grado di alternare il falsetto a momenti più teatrali e riflessivi; insomma, un perfetto incrocio tra King Diamond e Messiah Marcolin.Canzoni come l’iniziale “Battle Angels” e la maideniana “Die For My Sins” sono cavalcate travolgenti dove l’heavy metal più puro si unisce a momenti thrash di scuola Megadeth, mentre “Sanctuary”, “Termination Force” e la conclusiva “Veil Of Disguise” si snodano fra arpeggi inquietanti esplosioni sonore e ripetuti cambi di tempo.
Da menzionare inoltre una buona rilettura in chiave metal di “White Rabbit”, cavallo di battaglia dei Jefferson Airplane. Un album dalle varie sfaccettature, che dimostra come poter evadere dai tipici canoni dell’heavy metal senza però snaturarne l’essenza.
Una band che non avendo mai goduto dell’attenzione dei media, votati come sempre a sonorità più mainstream (tra le quali quella schifezza di grunge), dopo la pubblicazione del secondo album “Into The Mirror Black” si scioglierà finendo nel dimenticatoio per anni, fino a quando Warrel Dane e il bassista Jim Sheppard non decidono di formare i …. Beh, il resto della storia lo conoscete!

A proposito dell'autore

Post correlati